Cecilia Claudi al Romance Book Party: l’intervista
Cecilia Claudi sarà al Romance Book Party di Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori al primo Festival internazionale del Romance del Sud Italia.
Per conoscerla meglio, non perdete quest’intervista che l’autrice ci ha rilasciato in esclusiva, per raccontarci qualcosa di sé e delle sue opere!
Due chiacchiere con Cecilia Claudi
Ciao Cecilia, raccontaci qualcosa di te!
Sono sempre stata un’avida lettrice e appassionata di serie televisive, anche delle più assurde e sconosciute. Amo viaggiare e vorrei prima o poi riuscire a visitare il Vietnam, il Giappone e il sud America in generale. Ho una laurea in Neuroscienza e Neuropsicologia clinica, che, per quanto possibile, cerco di sfruttare nei miei romanzi. Mi piacerebbe riuscire a vivere di scrittura. Sono introversa, un po’ scettica, abbastanza procrastinatrice e molto sarcastica, ma sono anche molto leale con le persone a cui tengo.
Cosa scrivi?
Scrivo principalmente romance, ma mi piace dargli altre sfumature, tipo il paranormal, il suspense o il dark. Il trope che mi piace di più esplorare è il forbidden love e spesso anche l’age gap. Prima o poi vorrei affrontare anche qualcosa di più semplice e più lineare, ma al momento mi diverto così, mentre un genere che non mi sento in grado di scrivere è lo storico, perché ci sono troppi tranelli nascosti.
Invece, prima o poi vorrei provare a scrivere un dark romance, un MC romance e un RH. Ho delle idee, ma poco tempo per metterle in pratica. Tra l’altro sono generi che amo, quindi vorrei riuscire a creare qualcosa di cui sono davvero soddisfatta e non è per nulla semplice. Una cosa che mi piace e cerco sempre di sviluppare bene nei romanzi è la parte psicologica dei personaggi. Forse anche perché li ho studiati, mischio sempre qualche disturbo psicologico nella storia. I miei romanzi trattano principalmente tematiche forti ed è per questo che ho cominciato a mettere sempre i Trigger Warning all’inizio.
Gli esordi e perché scrive
Come hai iniziato?
Ho cominciato a scrivere il primo anno di università. Ho sempre avuto delle storie che mi vorticavano nella testa, ma è stato solo allora che le ho messe su carta. Una gran parte della mia passione è nata dalla lettura e dalla mia curiosità verso le storie in generale. All’inizio non ho avuto molto riscontro, in verità, ma non ci ho neanche provato davvero. Ho pubblicato il primo libro senza dirlo a nessuno e poi sono partita per stare un anno all’estero, dove, i primi quattro mesi, non avevo neanche una grande connessione internet, quindi quasi zero possibilità di fare promozione.
Pubblicato il secondo romanzo, ci ho provato un po’ di più e in effetti ha avuto qualche commento positivo, ma i libri hanno iniziato ad avere più riscontri quando ho cominciato ad usare Instagram e hanno cominciato a girare sulla piattaforma. Infine c’è stato un ulteriore “boom” quando sono apparsi anche su TikTok. Non mi aspettavo molto, sinceramente e, soprattutto, temevo che alcuni miei personaggi non fossero capiti, invece sono stati spesso tra i più apprezzati.
Perché scrivi?
Per dar voce ai pensieri che mi ronzano nel cervello. A volte è l’intera storia, a volte sono solo elementi che voglio provare a sviluppare. Ho sempre avuto una fervida immaginazione e fin da bambina sviluppavo nella mia testa intere storie, magari partendo da qualcosa che leggevo o che vivevo. È solo più avanti che ho provato a metterli su carta e a vedere se ne usciva fuori qualcosa. Poi, ho cominciato anche a complicarmi la vita perché mi piace trattare temi non facili e spesso con protagonisti un po’ grigi, in modo particolare le donne. Nei miei libri si possono trovare un po’ delle mie passioni, dal paranormale, al true crime, alla psicologia.
Quali sono i tuoi libri preferiti?
Entrambi i miei genitori sono lettori appassionati, ha sempre fatto parte della mia vita. Non ho mai amato i classici, forse perché li ho sempre visti come un obbligo. Certo, alcuni mi sono anche piaciuti, ma non li ho mai letti perché volevo, era sempre perché dovevo.
Ho sempre variato abbastanza nei generi: da piccola prediligevo i fantasy, mentre con l’adolescenza ho cominciato ad apprezzare di più il lato romance delle storie. Per quanto ami i contemporary romance e alcuni miei romanzi preferiti, come Torn di Carian Cole o Sweet Fall di Tillie Cole, appartengono a quel genere, preferisco il romance contaminato, come Gothikana di Runyx o Hollow Heathens di Nicole Fiorina.
I miei libri comfort con cui mi sento a casa sono gli MC romance. Se sono in blocco o non so cosa leggere, di solito mi butto su questi e sono felice. È così che mi sono approcciata per la prima volta a Tillie Cole ed è così che ho conosciuto Giana Darling e Anne Malcom, che sono diventate in fretta tra le mie autrici preferite. Un altro genere che apprezzo molto è il dark romance. Amo particolarmente Emily McIntire, Twisted in modo specifico, Harley Laroux, Becca Steele e A.R. Breck. Infine i trope che prediligo sono l’age gap, il forbidden e il why choose.
Cecilia Claudi: i miei progetti futuri
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il mio progetto attuale è un soft dark romance che dovrebbe uscire a momenti con protagonisti una ballerina e un bodyguard. È un age gap e forbidden, perché lui, oltre a lavorare per il fidanzato di lei, è anche il migliore amico del padre.
Dopo questo avrei diversi progetti. Mi piacerebbe portare prima o poi una novella sulla trilogia di Le streghe di BlackHollow, che è la mia serie Young Adult, e anche il quarto libro di Attraverso le Fessure. Tuttavia vorrei farlo al momento opportuno, perché riprendere delle storie già concluse è sempre complesso. Deve essere fatto nel giusto modo o si rischia di rovinare ciò che già c’è. Infine ho altri due libri soft dark in produzione e due paranormali con tinte più o meno dark, che spero di poter pubblicare presto. E si spera siano tutti autoconclusivi.
Photo Credit: Cecilia Claudi on instagram