Clizia Volpe al Romance Book Party: l’intervista
Clizia Volpe sarà al Romance Book Party di Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori al primo Festival internazionale del Romance del Sud Italia.
Per conoscerla meglio, non perdete quest’intervista che l’autrice ci ha rilasciato in esclusiva, per raccontarci qualcosa di sé e delle sue opere!
Due chiacchiere con Clizia Volpe

Ciao Clizia, raccontaci di te!
Sono cresciuta a videogiochi, libri e cioccolata. Leggo di amori da favola, avventure fuori dall’ordinario e mondi fantastici fin da quando ne ho memoria. Ho una passione esagerata per la poesia (in particolare quella di Montale, la mia ossessione poetica per eccellenza), i romanzi rosa, i libri per ragazzi, i gatti(ni) e Harry Styles, musa ispiratrice delle mie storie e standard del ragazzo perfetto.
Sono un’insicura cronica, convivo con l’ansia ma cerco di non lasciarmi sopraffare da quello che c’è nella mia testa. Sogno di avere una vita felice, non per forza fuori dall’ordinario, ma abbastanza serena e bella. Per scrivere prendo ispirazione da quello che mi succede, e tendenzialmente romanzo quello che è successo, facendomi dei film mentali degni di un Oscar.
Cosa ti piace scrivere?
Per ora ho scritto un solo libro, nonostante nella mia testa ci siano milioni di storie che scalciano per essere raccontate. Il mio romanzo, Come un girasole impazzito di luce, è un contemporary romance young adult, in cui affronto temi come l’insicurezza, la paura di lasciarsi andare, le prime esperienze, ma anche la bellezza che può derivare dall’accettare se stessi e mostrarsi per quelli che si è, senza la paura del giudizio degli altri. Il messaggio che vorrei far passare è l’importanza di circondarsi di persone che ci amino davvero, che ci trattino come meritiamo di essere trattati.
I trope che troverete qui dentro sono: he falls first and harder, who did this to you?, first love, dual pov.
Gli esordi e la passione per i libri

Come hai iniziato a scrivere?
È iniziato per caso. Da adolescente ho letto tantissime fanfiction su Efp e su Wattpad, ma non avevo mai pensato di scrivere qualcosa. Un giorno, durante un viaggio in treno in cui avevo il cuore a pezzi perché avevo cambiato città per studi, lasciando i miei amici della laurea triennale, ho sentito il bisogno di buttare giù qualche riga su come mi sentivo in quel momento.
Quelle righe sono rimaste abbandonate per settimane tra le note del cellulare, finché ho incontrato un ragazzo bellissimo intento a leggere a una fermata della metro di Milano e… mi sono fatta un film. Ho iniziato a scrivere la sua storia e a postarla su Wattpad, tanto per il gusto di raccontare. Forse più a me stessa che agli altri.
Non ho mai davvero pensato che sarebbe poi diventato un libro vero e quando è successo è stato bellissimo e terrificante allo stesso tempo. Infatti ho vissuto con ansie e dubbi per tutto il tempo, ma ho avuto un team straordinario, che mi ha accompagnata nel percorso ascoltando paranoie varie.
Parliamo della te lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti?
È una domanda difficilissima. Non ho figli, ma credo che la sensazione sia la stessa di quando si chiede a una mamma di scegliere il suo preferito. Ne ho tantissimi e tutti per ragioni diverse, perché ciascuno mi ha reso la lettrice che sono oggi.
La me dodicenne direbbe Twilight perché è stata la prima vera storia che mi ha tenuta sveglia a leggere la notte, la me di quattordici anni Percy Jackson, Harry Potter o Hunger Games, che hanno segnato la mia generazione. A 17 anni Di carne e di carta di Francesca Baraldi, il primo romance che mi ha fatta innamorare del genere, mentre a 19 amavo Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, a causa della fissa enorme per la storia romana.
La me di ventidue anni ha amato Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini, in grado di regalare descrizioni che ti si imprimono nel cuore. Quella di venticinque Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness, che mi fa piangere ogni volta che lo rileggo.
I progetti futuri di Clizia Volpe
Cosa ti spinge a scrivere?
Ho iniziato a scrivere per puro svago, per rilassarmi e perlopiù per me stessa. Giusto con il gusto di raccontare tanto per farlo. E di dare anche adito a tutti i film mentali che quotidianamente mi faccio. Sono quel tipo di persona che si innamora sui mezzi pubblici e immagina la storia delle persone che incontra.
Vorrei che i miei lettori si riconoscessero in quello che scrivo: nelle ansie e nelle gioie dei personaggi, nei loro pensieri. E vorrei che arrivasse loro il messaggio che è giusto e importante mostrarsi per quelli che si è, che andiamo bene così e che meritiamo di essere amati e felici.
Cosa stai scrivendo ora?
Per ora niente in programma, almeno di concreto. Ho in mente una storia che aspetta da un bel po’ di essere raccontata, che scalpita e che probabilmente prima o poi mi costringerà alla scrivania e mi obbligherà a scriverla. Ce l’ho tutta in testa, e anche un paio di capitoli abbozzati, ma per ora è davvero troppo presto per parlare di qualcosa di concreto. Sarà abbastanza diversa da Come un girasole impazzito di luce, più adulta e anche con maggiore tensione, ma in qualche modo sempre fedele a quello in cui credo.
Per ora però, voglio godermi per un po’ il mio primo bambino letterario, se lo merita.
Photo Credit: Clizia Volpe on Instagram