Raffaella Foresta al Romance Book Party: l’intervista
Raffaella Foresta parteciperà al Romance Book Party di Napoli, il 1 giugno 2025.
Conosciamola meglio attraverso le sue parole in quest’accorata intervista che ci ha rilasciato in esclusiva.
Due chiacchiere con Raffaella Foresta

Ciao Raffaella, parlaci di te!
Mi chiamo Raffaella Foresta e scrivo romanzi rosa perché credo nel potere delle emozioni e nelle storie che lasciano il segno. Amo raccontare l’amore in tutte le sue sfumature: quello che travolge, quello che guarisce, quello che insegna. Ma non credo nel lieto fine a tutti i costi perché la vita è fatta di sfide, scelte e, a volte, di finali che ci sorprendono in modi inaspettati.
Tra i miei pregi c’è sicuramente la sensibilità, che mi permette di entrare in sintonia con i miei personaggi e con chi legge le mie storie. Sono anche una sognatrice incallita, sempre alla ricerca di quella scintilla capace di trasformare un’idea in un viaggio emozionante. Tra i miei difetti? Il disordine, dentro e fuori la testa. Spesso mi perdo tra mille pensieri, trame e appunti sparsi ovunque, ma forse è proprio da questo caos creativo che nascono le mie storie migliori.
Scrivere per me è più di una passione: è un modo per esplorare le emozioni umane, per raccontare l’amore in tutta la sua autenticità, senza filtri e senza promesse forzate. I miei romanzi nascono dal desiderio di trasmettere empatia, intensità e verità, perché credo che ogni storia d’amore, anche quella imperfetta, abbia il suo valore.
Quali sono i tuoi sogni e le tue passioni?
I sogni realizzati? Ogni libro pubblicato è un piccolo pezzo di cuore che affido ai lettori. Quello ancora nel cassetto, invece, è continuare a scrivere storie che emozionino, sorprendano e rimangano nel cuore di chi le legge. Credo fortemente nell’amore e credo che non sia solo una favola perfetta, ma un viaggio pieno di sfumature e colpi di scena. Amo viaggiare, gli animali e trovare sempre un motivo per sorridere.
I romanzi e i trope preferiti
Cosa scrivi?
Ho appena concluso la pubblicazione della mia prima dilogia, ma non ho nessuna intenzione di fermarmi qui. Ho tanto da dire, ho tanto che mi frulla nella testa e ho tante emozioni da far venire fuori. Per questo, ho già pianificato le uscite fino alla fine del 2026.
Amo inserire, nei miei romanzi, aneddoti vissuti (da me o da persone che amo) e che mi hanno segnata particolarmente. Come Carlos nel primo romanzo o l’attentato dell’11 marzo 2004 a Madrid che è diventato una parte importante della dilogia. La mia prima dilogia è un romantic drama. Amo scrivere anche storie leggere, ma non mancherà mai l’aspetto introspettivo e d’impatto.
Non amo le storie scontate, quelle in cui la fine è già scritta nella prima parola, per questo, non ne scrivo.
Quali sono i tuoi trope preferiti?
Il multi pov perché credo fortemente che ogni storia ha più verità e voglio che le mie lettrici le conoscano tutte. Capo – dipendente forse perché per prima ho provato questo tipo di amore. Age e social gap perché credo che l’amore non guardi a questi dettagli, quello vero intendo. Il Triangolo amoroso e friends to lovers. L’emotional scars e chissà quanti altri. Quello che so con certezza, è ciò che non troverete mai nei miei romanzi: uno spicy sfacciato, personaggi morally grey presentati come eroi e storie piatte e bidimensionali.
Gli esordi

Com’è iniziata la tua carriera da scrittrice?
Sono passata dal diario a storie inventate e complesse, dopo aver fatto un corso di sceneggiatura teatrale tenuto da Vincenzo Cerami. Ho tessuto intrecci e fatto nascere personaggi tra pagine che sono sempre rimaste nei miei cassetti, ma con la dilogia El Hilo ho trovato il coraggio di dar vita alle mie storie, ai miei personaggi. Ho vinto l’insicurezza per realizzare un sogno.
Per quanto riguarda la lettura, quali sono i tuoi libri preferiti?
Leggo di tutto. Amo i classici e leggo autrici emergenti. Amo i romanzi storici, quelli che parlano di personaggi mitologici, ma l’amore non deve mancare. Non leggo thriller e nemmeno i gialli.
Leggere per me è evadere in un mondo fatto di storie positive, che lasciano emozioni e che alimentano la mia visione dell’amore.
Raffaella Foresta: i miei progetti futuri
Cosa ti spinge a scrivere?
Scrivere per me non è solo una passione, è un bisogno. È il modo in cui do voce alle emozioni, ai pensieri che affollano la mia mente e alle storie che chiedono di essere raccontate. Ogni volta che inizio un nuovo romanzo, mi immergo in un mondo fatto di sentimenti autentici, relazioni intense e percorsi di crescita che, a volte, somigliano più alla vita reale che a una favola perfetta.
Non scrivo solo per raccontare storie d’amore, ma per esplorare le sfumature delle emozioni umane, quelle più profonde e complesse. Amo dare vita a personaggi imperfetti, perché sono loro, con le loro fragilità e i loro sogni, a rendere una storia vera e credibile. Non sempre il lieto fine è scontato, perché nella vita le certezze assolute non esistono. Ma quello che spero è che, tra le pagine dei miei libri, i lettori trovino un rifugio, un’emozione sincera e, soprattutto, una storia che li faccia sentire meno soli.
Mi piace pensare che ogni romanzo sia un viaggio, un percorso che può sorprendere, far sorridere, commuovere e, magari, lasciare qualcosa di speciale nel cuore di chi legge. Se le mie parole riescono a emozionare anche solo una persona, allora so di aver raggiunto il mio scopo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto terminando un nuovo romanzo, ma altri quattro, già pronti, scalpitano per vedere la luce, per incontrare lettrici.
Come detto, ho pianificato le uscite fino alla fine del 2026 e posso dirvi che vi farò compagnia con più uscite in un anno. So che amerete i miei personaggi e che non vi stancherete di conoscerne di nuovi ad ogni stagione dell’anno.
Photo Credit: Raffaella Foresta on Instagram