Francesca V. Capone al Romance Book Party di Napoli: l’intervista
Francesca V. Capone sarà al Romance Book Party di Napoli il 1 giugno 2025. L’autrice incontrerà i suoi lettori e farà conoscere i suoi romanzi!
Intanto possiamo conoscere meglio lei attraverso l’intervista a cuore aperto che ha rilasciato in esclusiva per noi!
Due chiacchiere con Francesca V. Capone
Ciao Francesca, raccontaci qualcosa di te!
Sono una mamma di due bambini e mi piace specificarlo perché i miei figli sono una parte fondamentale della mia vita. Cerco di impegnarmi nella carriera di scrittrice anche per dimostrare ai miei bambini che i sogni possono realizzarsi, a volte con un po’ di fortuna, altre con l’impegno e, altre ancora, fondendo le due cose. Le storie compaiono nella mente senza che io le cerchi, spesso attraverso singole scene da cui poi traggo il resto della trama e la caratterizzazione dei personaggi.
La scrittura è una valvola di sfogo ma soprattutto il modo che ho per rendere tangibile ciò che immagino, ciò che mi passa per la testa che di solito è parecchio affollata. Un mio pregio è di certo la pazienza, sono una persona che sa aspettare e che riflette bene prima di fare una scelta. D’altra parte, so essere molto pigra e mi distraggo facilmente. In sostanza sono la campionessa del procrastinare e sono bravissima a ridurmi all’ultimo in qualunque aspetto della vita.
Cosa ti piace scrivere?
Negli anni mi sono concentrata molto sulla commedia romantica. È un genere romance che sembra semplice da scrivere ma in realtà nasconde tantissime insidie. Strutturare una trama intrigante, mai scontata e che faccia sorride e non sbadigliare è davvero una sfida. Di solito le tematiche che affronto riguardano la crescita personale dei protagonisti, molto spesso legati ad aspettative genitoriali che temono di disattendere e ovviamente mi concentro sulla crescita sentimentale ed emotiva dei personaggi. Inoltre non escludo, un giorno, di approfondire il genere romantasy e di pubblicare qualcosa al riguardo.
La passione per la scrittura e il primo romanzo
Come è nata la tua passione per la scrittura?
Era il 2007, avevo soltanto diciassette anni, e ho scoperto il sito EFP, quello che a me piace definire il nonno italiano di Wattpad. Dopo alcune fan fiction ispirate ad anime giapponesi di cui non mi era tanto piaciuto il finale, ho deciso di tentare con una storia originale romantica, Il figlio della prof. Dopo pochi capitoli ho ricevuto tantissime recensioni positive e un seguito non indifferente. Qualche anno dopo ho pubblicato la mia prima commedia romantica in self, Chocolat Blanc. Poco dopo è nato lo spin off, Scommetto che mi ami, e poi delle novelle legate a questi due romanzi. Dopodiché mi sono allontanata dalla scrittura per tre anni a causa di un blocco dello scrittore e della mia seconda gravidanza.
A marzo dello scorso anno dopo l’incontro con alcune lettrici che mi hanno riconosciuta come l’autrice de Il Figlio della Prof ho deciso di farlo diventare un romanzo vero e proprio. Così ho contattato un’editor specializzata nel genere romance e ci siamo messe subito a lavoro. Sono stati mesi complicati perché quella storia l’avevo scritta a diciotto anni! Ma alla fine ce l’ho fatta e quel romanzo è diventato il primo di una serie di stand alone che ha preso il titolo di Millennial Love Series.
Francesca V. Capone: le sfide del self publishing!
Perché scrivi?
Scrivo perché è un bisogno. Molti immaginano il lavoro dello scrittore come qualcosa di romantico, che nasce sempre dal cuore e che è sempre mosso dalla passione. In parte è così, ma produrre un buon romanzo richiede un grande lavoro tecnico, un lavoro di rilettura e editing infiniti. Richiede sangue freddo rispetto alle critiche e alle modifiche necessarie: un’autrice può pensare di aver scritto una scena bellissima, ci si affeziona e poi magari arriva l’editor e le fa notare che quella scena è superflua. È dura vedere il proprio lavoro con occhio critico, ma questo è ciò che mi spinge a continuare. È la parte tecnica che mi motiva e che mi sprona.
Un romanzo è una sfida, almeno per me. Forse è questo il vero motivo per cui scrivo: mettermi sempre alla prova con una nuova trama, con una nuova prima bozza, con un nuovo editing, con una nuova ricerca della cover giusta, con un nuovo pubblico. A ogni pubblicazione spero che il mio lavoro venga ripagato da un sorriso delle mie lettrici. Spero che la storia provochi qualche piccolo batticuore, un senso di pace e la certezza che l’amore sia un sentimento fondamentale per qualunque essere umano. Mi piace pensare che sono in grado di far stare meglio una persona e di dipingerle un sorriso sul volto al momento giusto.
Una vita da lettrice
Quali sono i tuoi libri preferiti?
Il mio primo romanzo da lettrice risale a quando avevo sette anni. A scuola ci avevano assegnato da leggere La Gran Fiaba Intrecciata come compito per le vacanze estive. Un semplice romanzo per bambini che mi ha aperto un mondo. Da lì sono andata avanti con letture adatte, man mano, alla mia età, passando, ovviamente, per Piccoli Brividi e Il club delle baby-sitter. A undici anni, ho incontrato per la prima volta Harry Potter e la pietra filosofale che ha consolidato il mio amore per la lettura e mi ha iniziata al mondo del fantasy, da Licia Troisi a Le cronache di Narnia.
A quindici anni sono passata al mio primo classico romance: Orgoglio e Pregiudizio. Ho divorato tutta la produzione letteraria di Jane Austen insieme a Cime Tempestose e altri classici: Frankenstein, Dottor Jakyll e Mister Hyde, Oliver Twist, L’Isola del Tesoro e altri ancora. Nel 2014 mi sono imbattuta in Ti Prego Lasciati Odiare di Anna Premoli che mi ha fatto capire cosa volevo scrivere: un romanzo che fa stare bene, che fa ridere e sorridere, cha parla di un amore divertente, che nasce da un odio esilarante. Ad Anna Premoli è seguita qualche anno dopo Felicia Kingsley.
Infine per tre anni ho anche svolto l’attività di bookblogger su Instagram quindi si sono aggiunte letture di autori e autrici self che ho apprezzato tantissimo: Paola Chiozza, Belle Landa, Chiara Venturelli, Naike Ror, Marilena Barbagallo e altre ancora. Le loro pubblicazioni ormai le acquisto senza neanche leggere la trama!
I progetti per il futuro
E adesso a cosa stai lavorando?
Il progetto a breve termine è finire tutti i volumi della Millennial Love Series. L’obiettivo è esplorare le diverse fasi di maturità della mia generazione, i Millennials. Nel secondo volume, La Regola del Primo Bacio, che vorrei concludere entro maggio, si parla delle scelte post-maturità. Università sì o no? Cosa voglio essere “da grande”? Nel terzo, invece, affronterò la tematica del dubbio e del ripensamento. Ho fatto la scelta giusta dopo l’esame di maturità? È davvero questo che voglio fare per tutta la vita? Posso cambiare? Sono ancora in tempo? Domande che possono arrivare a ventidue anni come a quarantadue e che spaventano nel medesimo modo. Tutto, ovviamente, con alla base delle storie d’amore forti e travolgenti sempre all’insegna della commedia romantica in ogni sfumatura e con diversi trope principali.
Photo Credit: Francesca V. Capone on Instagram