Giovanna Roma al Romance Book Party

Giovanna Roma sarà al Romance Book Party Giovanna Roma parteciperà al Romance Book Party di Napoli, il 1 giugno 2025. L’autrice sarà al nostro Festival del Romance per incontrare i lettori e presentare i suoi romanzi. Nel frattempo, per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto di rilasciarci un’intervista esclusiva in cui ci ha raccontato di lei, della sua scrittura e dei suoi romanzi! Due chiacchiere con Giovanna Roma Ciao Giovanna, raccontaci di te! Ho sempre avuto un legame viscerale con le storie. Mi affascina tutto ciò che vibra di intensità e contrasti, che si tratti di un paesaggio spoglio e inospitale o di un momento di pura vulnerabilità umana. Per me, scrivere è un modo per mettere in dialogo ciò che mi tormenta e ciò che mi attrae: la bellezza dell’ignoto, la forza del desiderio, l’ombra che si nasconde dietro ogni scelta. Al di fuori delle pagine sono una donna curiosa e testarda, sempre pronta a mettere in discussione le proprie convinzioni, ma anche critica e un po’ impaziente. Amo osservare: i dettagli che sfuggono agli altri, le dinamiche che si nascondono sotto la superficie. Il mio più grande pregio è forse questo: saper scendere a fondo, anche quando fa male. Ma è anche il mio limite, perché a volte resto troppo a lungo in quei luoghi interiori, giù nel baratro. I sogni realizzati non mancano: ho scritto storie che hanno trovato i loro lettori e hanno lasciato un segno. Ma c’è ancora tanto che voglio fare. Il mio sogno più grande è raccontare una storia che sia al contempo brutale e salvifica, capace di strappare emozioni così forti da lasciare chi legge diverso da prima. La mia ispirazione nasce dalle crepe: quelle nelle persone, nei rapporti, nei paesaggi. Mi attrae ciò che è imperfetto, pericoloso, eppure incredibilmente vivo. La scrittura come riflessione Cosa scrivi? Scrivo storie che esplorano i lati più oscuri e complessi delle relazioni. Mi muovo tra forbidden romance, dark, regency, sport, war, forbidden, thriller e sport, creando trame dove il desiderio si intreccia a una sfida. Amo trope intensi come nemici che diventano amanti, attrazioni che sfidano il buon senso e legami che nascono dal bisogno di sopravvivenza. I temi principali riguardano il potere del desiderio, la guerra, la criminalità e il modo in cui affrontiamo ciò che ci spaventa. L’ambiente è centrale nelle mie storie: che sia una foresta, una città decadente o un’isola deserta, il paesaggio riflette le emozioni dei personaggi e ne influenza le scelte. Perché scrivi? Avete presente quando ti premono un dito sulle labbra per farti tacere? O quando le serri forte per trattenerti? Ecco, io scrivo per dare forma a quelle parole. Per esplorare emozioni difficili, per vedere cosa succede quando i personaggi vengono messi alla prova. Voglio che i lettori trovino nei miei libri qualcosa che li scuota, che li costringa a fermarsi e a riflettere. Come hai approcciato al mondo della scrittura? La scrittura è entrata nella mia vita come una necessità. Ho iniziato da piccola, creando storie che mescolavano la ribellione dei ragazzi alle regole oppressive degli adulti. Crescendo, ho capito che scrivere era il mio modo di interpretare il mondo. Il mio primo libro è nato dall’assenza di paura che ti dà l’incoscienza. Semplicemente ho scritto la storia che volevo leggere. Ogni pubblicazione è un’esperienza diversa, con le sue difficoltà e i suoi insegnamenti. Giovanna Roma: i miei progetti futuri E al mondo della lettura, invece? Ho sempre amato storie che sfidano le regole e mostrano il lato più crudo della realtà. Cime tempestose e Jane Eyre occupano i primi posti per ferocia emotiva e ritratto realistico delle dinamiche umane. Mi hanno segnato autori da “pugno nello stomaco”, come li definisco io. Per esempio: Tiffany McDaniel, poetica e crudele nell’affrontare il senso di colpa, la paura del diverso e la fragilità dell’innocenza; Stephen King, per l’esplorazione dei legami umani e le ossessioni e Kristen Roupenian, per lo stile diretto e tagliente. Inscena situazioni che sembrano piccole, ma che si rivelano devastanti. Tutti e tre, a modo loro, parlano di ciò che ci rende vulnerabili e umani, e lo fanno con una scrittura che non teme di sporcarsi le mani. Guardano nell’abisso. Questo è ciò che cerco anche nelle mie storie e che, da lettrice, mi spinge a tornare a loro. Cosa stai scrivendo attualmente? Lavoro a un romanzo ambientato in un ghetto danese. La località non è casuale, ma frutto di uno studio Gli antagonisti sono costretti a collaborare per sopravvivere. I conflitti sono con l’ambiente, l’orgoglio e le ferite che altri gli hanno insegnato a nascondere, quindi ci saranno maschere e tradimenti. Per ora sono concentrata sul presente, perché ogni storia merita il suo tempo. Photo Credit: Giovanna Roma on Instagram
Ophelia L. Mun al Romance Book Party

Ophelia L. Mun al Romance Book Party: l’intervista Ophelia L. Mun parteciperà al Romance Book Party! Il 1 giugno 2025, infatti, l’autrice sarà a Napoli per incontrare nuovi e vecchi lettori e far conoscere le sue opere! Nel frattempo possiamo conoscerla meglio in quest’intervista esclusiva in cui ci ha parlato di lei, dei suoi romanzi e della sua vita. Due chiacchiere con Ophelia L. Mun Ciao Ophelia, raccontaci qualcosa di te! Sono sempre stata una persona molto empatica, un’attenta osservatrice e ascoltatrice. Questo lato di me mi permette di trattare con la giusta sensibilità i temi che decido di inserire nelle mie storie. Preferisco quindi una scrittura emotiva piuttosto che descrittiva, nonostante a volte credo sia necessaria anche la seconda. I miei lettori, infatti, dicono di riuscire ad immergersi completamente nei miei romanzi e viverli a pieno, cosa che mi riempie sempre il cuore. Cosa ti piace scrivere? Il mio genere predominante è il romance. Il mio primo romanzo Saudade, edito da Bookers Edizioni per la collana Magstips, è uno small town, grumpy x sunshine con un golden boy di prima categoria. Mi piace l’idea che le persone possano apprendere qualcosa dalle mie storie, che possano trovare la forza e il coraggio di spingersi oltre e comprendere di più persino se stessi. La crescita personale è una componente che cerco sempre di inserire. Se ti chiedessimo cosa ti spinge a scrivere, cosa risponderesti? Per me la scrittura è sempre stata una valvola di sfogo in tanti momenti della mia vita, negativi e positivi. Mi ha aiutata ad affrontare il dolore e con il tempo ho capito che avrei potuto aiutare anche gli altri. Da allora questo è diventato il mio obiettivo primario. Il primo romanzo e nuovi progetti Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura? Ho sempre avuto una certa propensione per la scrittura, fino a qualche anno fa però mi limitavo a semplici pensieri o considerazioni. Nel 2023 poi, a seguito di un evento che ha cambiato la mia vita, ho deciso che quei pensieri sarebbero potuti diventare qualcosa di più. Così ho dato vita a Saudade, cercavo una cura per il mio dolore. Cosa che alla fine mi ha portato a terminare la stesura in tempi brevi e poi ad autopubblicarlo. Dopo soli tre mesi sono stata contattata da Bookers Edizioni tramite una mail in cui mi dicevano che avrebbero voluto pubblicare il mio libro! Quali sono i tuoi libri preferiti? Sono sempre stata una lettrice accanita. Così come nella scrittura, anche nella lettura preferisco il romance. Nell’ultimo anno però mi sono addentrata nel mondo del romantasy e del dark romance. E sono stati due generi che hanno ampliato i miei orizzonti. Stai lavorando a qualche progetto adesso? L’unico romanzo disponibile, per ora, è Saudade. Non tutti però sanno che è stato pensato come primo di una trilogia di autoconclusivi. Il secondo è attualmente in stesura e ha come protagonista Daphne, la migliore amica di Céleste, la cui storia è stata raccontata nel primo volume. Seguirà poi la storia di Alexis e, infine, un piccolo spin-off ambientato anni dopo la conclusione del terzo volume. Photo Credit: Ophelia L. Mun on Instagram
Joey Tre al Romance Book Party

Joey Tre parteciperà al Romance Book Party! Non poteva mancare Joey Tre al Romance Book Party di Napoli, il 1 giugno 2025! L’autrice sarà al nostro Festival del Romance, il primo del Sud Italia, per incontrare i suoi lettori! Intanto possiamo conoscerla meglio attraverso le sue stesse parole, in quest’intervista esclusiva. Due chiacchiere con Joey Tre Ciao Joey, raccontaci qualcosa di te! Mi chiamo Joey Tre, di giorno sono un’ostetrica trapiantata in Germania e di notte mi piace raccogliere storie e raccontarle, in primis a me stessa. Scrivere ha sempre fatto parte di quella che sono. Adoro esplorare diversi generi, immergermi in storie completamente opposte, giocare con i contrasti, spingermi oltre i limiti. Questo è ciò che mi auguro di raggiungere con la scrittura. Quali generi hai esplorato nei tuoi romanzi? Ho iniziato con il romance, ma poi mi sono spinta verso nuove mete, approdando al fantasy, sfiorando il distopico e raggiungendo l’horror. C’è sempre stata un’attenzione particolare alle tematiche queer, all’accettazione del proprio corpo, all’elaborazione di un passato difficile e traumatico. Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato da bambina, con un diario che chiamavo Teddy. Poi, a sedici anni, c’è stato il mio primo tentativo di scrivere un romanzo. Era una sorta di rielaborazione di Romeo e Giulietta in chiave fantasy. Poi, il “buio universitario”, una pausa lunghissima durata quasi dieci anni. E poi, infine, la luce: nel 2019 ho ripreso a scrivere e da quel momento non mi sono più fermata. E cosa ti spinge, invece, a scrivere? Per tanto tempo ho creduto fosse un semplice hobby, qualcosa da sostituire o interrompere con facilità. Invece, con il tempo, ho scoperto di avere una vera e propria necessità: scrivere è tutto, per me. Ci sono alti e bassi, certo… ma la costante è sempre quella. Non sarei la stessa, senza le mie storie. I progetti per il futuro Quali sono i tuoi libri preferiti? Sono una grande fan di Jane Austen e di Douglas Adams. Non so come questi autori possano andare d’accordo tra loro, ma in qualche modo nella mia testa ci riescono perfettamente… sarà l’humor inglese! Apprezzo molto anche Carlos Ruiz Zafón, Dostoevskij, Stephen King, Carofiglio, Sylvia Plath… la lista è molto lunga e variegata. C’è spazio per tutti i generi. Cosa stai scrivendo ora? Ultimamente ho scoperto la passione per i racconti. Dopo una lunga storia fantasy, pubblicata interamente su Wattpad, ho deciso di dedicarmi a qualcosa di più breve. Il genere horror è la mia terra da esplorare al momento, ma non escludo di tornare al mio primo amore… il romance. La mia scrittura è in continua evoluzione. Photo Credit: Joey Tre on Instagram
Annamaria Bosco al Romance Book Party

Annamaria Bosco sarà al Romance Book Party Annamaria Bosco non mancherà al Romance Book Party! Il 1 giugno 2025 l’autrice incontrerà i suoi lettori a Napoli, al primo Festival del Romance del Sud Italia! Conosciamola meglio attraverso le sue stesse parole in quest’esclusiva intervista! Due chiacchiere con Annamaria Bosco Ciao Annamaria, parlaci un po’ di te! Sono una mamma a tempo pieno, lettrice compulsiva con la passione per l’arte, digitale e non, e la grafica. Sono sempre stata introversa sin da bambina, probabilmente uno dei miei difetti peggiori. Qualcuno mi definiva asociale, perché avevo difficoltà a stringere amicizia con gli altri. Trovavo più confortevole annotare i miei pensieri su un quaderno, stile diario, piuttosto che provare a spiegare a voce quello che mi passava per la testa. Avevo una fantasia esagerata già all’epoca e la mania di annotare le frasi più belle dei libri che leggevo. Ancora oggi la scrittura resta per me l’unico vero modo di comunicare, di trasmettere sensazioni e di alleviare l’ansia di cui soffro da anni. Sono insicura di natura e non sono mai stata brava a relazionarmi con il pubblico in generale, altro difetto che ho sempre cercato di correggere. Credo di avere più difetti che pregi. Sono però paziente e ho la tendenza ad aiutare gli altri quando credo se lo meritino. I sogni e le mie esperienze personali sono la fonte principale d’ispirazione, mi lascio trascinare dalle visioni oniriche e dalle emozioni che provo trasformandole poi in storie che spero possano toccare il cuore dei lettori. Come definiresti il tuo stile? Ho uno stile introspettivo, a volte sperimentale, perché mi piace provare nuove forme narrative e di linguaggio. Attraverso la scrittura cerco di mostrare la vulnerabilità dell’animo umano, l’importanza delle piccole cose quotidiane, la crescita personale e le sfide da affrontare nella vita. Ho sempre sognato di poter scrivere un libro, almeno uno, e ci sono riuscita! Ora sogno un posticino sugli scaffali delle librerie per una delle mie storie, magari accanto a nomi conosciuti. Il rapporto con la scrittura, dal passato… Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato a scrivere seriamente forse intorno al 2010. Gestivo diverse pagine su Facebook e in una di queste iniziai a pubblicare una storia a puntate. Era divertente e liberatorio, e la gente aspettava di leggere il seguito. Mi sono poi spostata su Wattpad, dove ho presentato la prima versione completa di una storia pubblicata con uno pseudonimo. La mia insicurezza mi aveva frenato. Il lancio vero e proprio, con il mio nome reale, c’è stato nel 2018 con la Casa Editrice Les Flâneurs, che mi ha dato l’opportunità di crescere e farmi conoscere con Dentro il tuo respiro, altra storia che avevo postato su Wattpad, con un titolo diverso. Con loro ho pubblicato tre romanzi, dopo ho proseguito da self e ho sperimentato la scrittura a quattro mani con Mariarosaria Guarino: una bella sfida. … al presente Oggi perché scrivi? Scrivo non solo per comunicare, ma anche perché ho sempre avuto una fantasia sfrenata. Mi piaceva immaginare finali alternativi dei libri che leggevo. È il mio modo di dar voce alle storie che vivono dentro di me. Molte trame derivano da sogni, scene immaginate, frammenti di discorsi, qualsiasi cosa mi accenda una lampadina. La scrittura mi permette di affrontare temi che mi stanno a cuore e di comunicare esperienze, emozioni e riflessioni che spesso restano inespresse nella vita quotidiana. Attraverso i miei libri spero che i lettori trovino non solo svago, ma anche una sorta di rifugio, con personaggi che sentono come amici e temi che li portano a riflettere e a vedere il mondo con occhi nuovi. Mi auguro che arrivino le sensazioni e le emozioni legate ai personaggi e alla storia, il percorso che affrontano e le difficoltà da superare, che possono riguardare tutti noi. In ogni libro cerco sempre di mandare un messaggio, che sia esplicito o meno. Di cosa ti piace scrivere? Nei miei romanzi mi piace affrontare temi spinosi e di attualità: attacchi di panico, bullismo, abbandono. Amo costruire personaggi dalla personalità complessa, a volte con patologie psicologiche, che devono combattere sfide anche contro se stessi, e sperimentare nuovi generi. Ho la tendenza a inserire elementi autobiografici nelle mie storie, senza svelarli. Mi piace avere cura dei dettagli e cambiare spesso ambientazione e, visto che sono una fan sfegatata dei k-drama, mi sono cimentata in storie dal sapore orientale. I temi più ricorrenti nei miei romanzi sono i ricordi, la memoria, l’identità. Il genere a cui sono più affezionata è il New adult, ma amo anche il Contemporary e lo Young adult. Tra i miei trope preferiti ci sono l’hate to love, lo slow burn, grumpy vs sunshine, family problems. Annamaria Bosco: un futuro ricco di progetti Quali sono i tuoi libri preferiti? Prima di essere una scrittrice, sono una lettrice compulsiva di qualunque genere e soprattutto di romanzi d’amore. Ho iniziato a leggere da bambina, a nove anni, con Il piccolo principe che ho amato alla follia e da lì non ho più smesso. Ricordo ancora le mie estati da adolescente chiusa in camera a macinare ore di lettura, libri su libri che spesso mi prestavano e che divoravo in poco tempo. Saltavo persino la cena pur di finire. Nella mia libreria c’erano le storie di Rosamunde Pilcher, Nora Roberts, Nicholas Sparks, Danielle Steel, Dacia Maraini; ma anche diversi Harmony, i gialli di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, Edgar Allan Poe, Gabriel García Márquez e tantissimi altri autori. Nel corso degli anni poi mi sono avvicinata più al genere romance e a quegli autori che riescono a dipingere le emozioni e le relazioni umane con una certa intensità. Molti libri mi hanno colpito, forse quello che mi è rimasto nel cuore è Se solo fosse vero di Marc Levy. Anticipaci qualcosa dei tuoi prossimi progetti! Al momento ho un romanzo contemporaneo già concluso, che non ho ancora deciso se e quando lanciare in self, ambientato in un periodo storico abbastanza recente e particolare per la Francia. Sto terminando
Monique Scisci al Romance Book Party

Monique Scisci al Romance Book Party: l’intervista Monique Scisci parteciperà al Romance Book Party! L’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025, per incontrare i suoi lettori e far conoscere le sue opere! Nel frattempo, però, possiamo approfondire la sua conoscenza e quella dei suoi lavori grazie alle sue stesse parole, attraverso quest’intervista esclusiva che ha rilasciato per noi del RBP! Due chiacchiere con Monique Scisci Ciao Monique, ti va di parlarci di te! Sono una persona diretta, non so se questo sia un pregio o un difetto, ma è difficile che, se interpellata, dica qualcosa di diverso rispetto a ciò che penso e so ascoltare. Ma sono anche riservata e gelosa dei miei spazi privati. Ho iniziato a scrivere verso i trent’anni, per caso, e in un momento complesso della mia vita. Da piccola volevo fare la giornalista d’inchiesta, ma lavorando per un giornale durante il primo anno di università ho capito che la mia scrittura non si adattava al giornalismo. Mi piace romanzare, e inventare storie. Volevo essere io la regista. Quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, non pensavo che questo sarebbe diventato il mio lavoro. Ci speravo, ma ho fatto fatica a trovare la mia strada. Ho realizzato il mio sogno quando sono approdata per la prima volta in libreria grazie a Newton Compton Editori, con una serie di romanzi erotici che mi hanno aiutata a farmi conoscere dal pubblico. Da lì non ho più smesso di scrivere storie d’amore. Nel tempo, il mio stile è cambiato molto. Ho studiato tanto su me stessa, e ho intrapreso questa carriera, cercando di dare il meglio. E così, ho frequentato diversi corsi di formazione per diventare editor. Oggi ho un’agenzia tramite cui offro servizi editoriali agli autori. Gli esordi e il self publishing E come sei approdata, invece, al self publishing? Dopo l’esperienza in Newton Compton, ho deciso di sperimentare il self-publishing. Sono una persona che si stanca in fretta, e mi piace avere il controllo di quello che faccio. Ma resto una figura ibrida nel campo letterario, e questo mi permette di fare sempre nuove esperienze, e anche di imparare cose nuove. Per questo motivo ho deciso di accogliere la proposta di Narae di provare a scrivere una webnovel per la piattaforma digitale. Non so se ad oggi ho realizzato tutti i miei obiettivi, ma amo quello che faccio, e continuerò a farlo al meglio delle mie possibilità, per cercare di portare le lettrici e i lettori che mi seguono nei mondi che creo. Com’è iniziata la tua carriera da scrittrice? Ho capito tardi di voler scrivere, ed è successo in un periodo in cui avevo dovuto, mio malgrado, fare i conti con la perdita di una persona cara. La fantasia è diventato un mezzo per evadere, ma anche per ristabilire il controllo. All’inizio, era un modo per sfogare le emozioni che sentivo, oggi è il mio lavoro, quindi il mio modo di intendere la scrittura è cambiato. Pianifico ogni aspetto della stesura di un romanzo, e questo mi permette di sapere sempre a che punto sono della storia. In fondo, scrivere è l’estensione del mio essere. Non mi ci identifico, ma è ciò che so fare e cerco di farlo con professionalità. I miei romanzi e la mia scrittura Cosa scrivi? Le mie storie d’amore hanno sempre una forte componente suspence. Che siano friends to lovers o age gap, attorno ai protagonisti ruotano spesso segreti e bugie, e il tradimento è dietro l’angolo. Tra i trope che amo c’è sicuramente l’hate to love. Ma anche in questo caso, mi piace cambiare e provare cose nuove. Recentemente ho pubblicato in self-publishing una serie di romanzi autoconclusivi di genere political e legal romance, e devo dire che, benché non me lo aspettassi – visto che le trame sono piuttosto intricate -, sono stati molto apprezzati. Mi piace scavare a fondo nell’anima dei personaggi, raccontare il bene ma anche il male e lasciare che sia il lettore a decidere con chi immedesimarsi. Perché in fondo, “siamo tutti fatti di luce e ombre”, citando un passaggio di Behind. Tra le tematiche di cui amo raccontare c’è sicuramente la condizione della donna nella società, ma anche la crescita personale e il cambiamento, inteso come evoluzione verso una forma consapevole. Perché scrivi? Scrivere per me è insieme evasione e controllo, con un pizzico di tormento e sofferenza che non guastano. Quando inizio a pianificare una storia sono esaltata, perché ne governo tutti gli aspetti, e mi diverte inventare sempre nuovi scenari e dinamiche diverse. Ma nel momento in cui scrivo, soffro. Per me diventa un’ossessione, è una cosa a cui penso costantemente, e influisce sulle mie giornate, persino sul mio umore. Bramo di arrivare alla fine, ma poi quando ci arrivo, e posso finalmente riprendere fiato, mi manca, e nella mia testa iniziano a ripartire gli ingranaggi. Credo si percepisca nei miei romanzi quanto io sia fedele a questo mestiere, e spero che arrivi anche tutto l’amore che ho per la scrittura. Monique Scisci: i miei progetti per il 2025 Parliamo dell’amore per la lettura, invece: quali sono i tuoi libri preferiti? Ho iniziato ad amare la lettura grazie al Il Giardino Segreto della Burnett, mi sono appassionata a Piccole donne, poi ho avuto una virata verso la letteratura storica per proseguire con un’ossessione viscerale per il fantasy, inteso in tutte le sue accezioni, dall’epico al più attuale romantasy. Oggi leggo un po’ di tutto, dipende dal momento e dal mio stato d’animo, ma ci sono dei libri che mi hanno segnata in modo profondo: Non lasciarmi di Ishiguro, La versione di Barney di Mordecai Richler e quasi tutti i romanzi di Tiffany Reisz pubblicati in Italia. Cosa stai scrivendo attualmente? Sto lavorando a due storie contemporaneamente. Di una, in particolare, non posso ancora parlare, ma è qualcosa che in molti stanno aspettando. L’altra è un restyling di un mafia romance uscito con Newton Compton Editori e che spero di ripubblicare in tempi brevi. Diciamo che il 2025 sarà un
Diletta Marcheggiani al Romance Book Party

Diletta Marcheggiani sarà al Romance Book Party Diletta Marcheggiani prenderà parte al Romance Book Party: l’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori e far conoscere se stessa e le sue opere! Nel frattempo, però, possiamo sapere qualcosa di più su di lei grazie alle sue stesse parole, in quest’intervista esclusiva! Due chiacchiere con Diletta Marcheggiani Ciao Diletta, parlaci un po’ di te! Un mio difetto è che quando mi chiedono di presentarmi, non ne sono capace. Un pregio: sono brava a fare le polpette. Che c’entra? Ho basato l’intera campagna di marketing de La logica della vita parallela sulle polpette! Ecco, questa sono io, una che dice cose fuori luogo sempre e comunque, ma che ne ha fatto il suo punto di forza e penso si rifletta anche in quello che scrivo e leggo. I cliché mi piacciono, ma solo se vengono presi e sovvertiti, fusi con altri generi in un modo che non ti aspetti. Come definiresti i tuoi romanzi? Definisco i miei romanzi come delle “romcom che piacciono a chi non ama le romcom”, perché mi piace condirli di elementi che di solito non si trovano nelle commedie romantiche classiche, presi in prestito dalla suspense, dal mistery o dalla fantascienza. Scrivo di workplace romance, ma in una vita parallela (La logica della vita parallela), di enemies to lovers dove l’enemies è conseguenza delle Guerra Fredda (The Dreambreaker) e forced proximity in cui i protagonisti sono costretti a coabitare, ma anche a cercare il tesoro dei Templari insieme (Il metodo Redzminski). Diletta Marcheggiani: la mia scrittura Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato da bambina su delle vecchie agende che trovavo a casa, le riempivo di storie fantastiche e sconclusionate che inventavo la sera prima di addormentarmi e quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande io rispondevo sicura “la scrittrice”. Per anni, però, ho scritto tantissimi progetti che non ho mai fatto leggere a nessuno, fino a quando, in un periodo un po’ buio, non ho deciso di riprendere in mano i miei sogni. Ho partecipato a un concorso per scrittori emergenti con qualcosa che non avrei mai pensato potesse uscire dalla mia penna: un romance. All’ epoca non ne leggevo, tantomeno ne scrivevo, ma è venuto naturale. Il concorso non l’ho vinto, ma Se solo fossi tu l’ho pubblicato per davvero. Tra i miei romanzi è forse il meno letto, quello di cui parlo meno, ma è il primo e avrà sempre un posticino speciale nel mio cuore. Perché scrivi? Per la ragione più semplice possibile: perché mi piace inventare storie, creare vite, fare emozionare i personaggi e chi ne legge le storie. Adoro tessere intrighi e disseminare indizi chiedendomi chi riuscirà per prima a sbrogliarli, se il lettore o il protagonista. I miei romanzi sono perfetti per chi non cerca solo una storia d’amore, ma anche avventura, azione e mistero. Per chi vuole smentire lo stereotipo che “i romance sono tutti uguali e prevedibili”. Le influenze tra classici e moderni Parliamo della te lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Se parliamo di classici, io sono una bimba di Balzac, dei suoi personaggi imperfetti e ambiziosi, deboli e disposti a tutto per raggiungere i propri scopi; delle sue ambientazioni sfarzose e decadenti, spaccato di una società che non ha più riferimenti, né politici, né morali. E il retour des personnages, il “cameo” dei protagonisti delle altre storie della Comédie Humaine. Honoré de Balzac è il signore assoluto del morally gray e degli easter egg prima che andassero di moda. Tornando all’epoca moderna, invece, il mio autore preferito, quello di cui leggerei pure la lista della spesa, è Ken Follett. Adoro i thriller, specie quelli incentrati su misteri e società segrete, ragione per cui cerco di metterne sempre un pizzico nei miei romanzi. Questo, però, è il Romance Book Party, quindi parliamo di romance! Uno di quelli che mi hanno fatto dire “wow, vorrei averlo scritto io un libro così” è senz’altro Behind di Monique Scisci, che mi ha tenuta incollata alle pagine e trascinata in congetture fino a scoprire i segreti di Downhill House. E, per motivi molto diversi, un altro è Butcher and Blackbird di Brynne Weaver, mi ha fatto ridere, disgustare, innamorare. Anzi, questo mi ha fatto più che altro pensare “romcom e serial killer? Come ho fatto a non pensarci io prima?” E progetti futuri Cos’hai in serbo per il futuro? In cantiere ho tre progetti che non potrebbero essere più diversi tra loro: a marzo uscirà per una casa editrice uno young adult dolce e zuccheroso, ma un po’ folle. In estate, invece, arriverà il quarto volume delle The Dreambreaker Stories, che mi ha provata come nessun romanzo aveva mai fatto prima! Si tratta di qualcosa di molto lontano da quello che sono e da quello che scrivo di solito. Ha dei tropes che non sono tra i miei preferiti e per questo li ho “rivisitati” a modo mio. Non è un libro per tutti, ma per ora non posso dire molto. Il terzo progetto, infine, è la conclusione della serie, che andrà a chiudere qualche porta e… aprirne altre! Photo Credit: Diletta Marcheggiani on Instagram
Giada Fiordaliso al Romance Book Party

Giada Fiordaliso arriva al Romance Book Party! Sarà al Romance Book Party Giada Fiordaliso: l’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli il 1 giugno 2025. E cosa c’è di meglio, per conoscerla, delle sue stesse parole? Leggiamo insieme la sua intervista esclusiva. Due chiacchiere con Giada Fiordaliso Ciao Giada, parlaci un po’ di te! Sono Giada Fiordaliso, classe ’91 e vivo a Roma. Fin da bambina il mio sogno più grande in assoluto era quello di diventare una scrittrice e finora ho pubblicato più di trenta libri di generi differenti, in parte con case editrici e in parte in self: romantasy e saghe con un multiverso, romance, raccolte di racconti, di poesie, di aforismi motivazionali, saggi di critica letteraria. Scrivo con uno scopo ben preciso: motivare gli altri, diffondere ottimismo e messaggi di speranza, sottolineare quanto sia importante evitare di arrendersi, ma non solo. Secondo me si cade proprio per rialzarsi più forti di prima ed è sempre possibile rinascere dalle proprie ceneri, con la forza di volontà. Tutti questi temi, infatti, si ritrovano nelle mie opere! Sono anche una copywriter, editor e insegnante e mi piace molto studiare, infatti ho quattro lauree e ne sto conseguendo una quinta. Adoro il colore verde perché lo collego alla speranza e anche allo scopo motivazionale della mia scrittura! Sono molto ottimista e mi piace tanto aiutare gli altri, sono molto empatica e sono sempre disposta volentieri ad ascoltare i problemi di chiunque e a confortare come posso! Un altro mio pregio è la sincerità: sono dolce e gentile ma anche molto schietta. Non chiedo mai aiuto e faccio sempre tutto da sola! A volte sono troppo rancorosa, troppo testarda! Ogni tanto anche troppo severa con me stessa! E non mi fermo mai, amo sentirmi impegnata e piena di obiettivi da raggiungere, e raramente mi concedo pause! I romanzi e la scrittura Di cosa parlano i tuoi romanzi? In tutti i miei libri, indipendentemente dai generi, il mio messaggio è sempre uno: “Non arrenderti!”. Miro, infatti, a fornire sempre spinte cariche di speranza e ottimismo, con ogni storia, ogni racconto, ogni frase. Per i miei romantasy, poi, ho inventato un multiverso: i personaggi passano da un mondo all’altro conoscendosi e le storie formano un intreccio molto intricato ma, allo stesso tempo, le trame si capiscono anche senza leggere per forza tutti i volumi o senza obbligatoriamente seguire un ordine di lettura preciso. Come e quando ti sei avvicinata alla scrittura? Quando avevo 5 anni chiesi a mamma di insegnarmi a scrivere il mio nome e cognome perché ero convinta di dover partire da quello per riuscire a scrivere le storie che inventavo! Da piccolina, infatti, ero io a raccontare a mia madre le favole, perché mi piaceva idearne tantissime! A 12 anni, poi, ho scritto il mio primo romanzo, Era un sogno – intitolato così perché mi ero detta: “Un giorno lo pubblicherò e dirò che questo era un sogno!” e, intorno ai 13-14 anni, i due sequel. Nel 2021 il libro fu pubblicato da una casa editrice, così come anche gli altri! La mia vera libertà, però, inizia con Damn, il dannato, volume a cui tengo tantissimo perché ha rappresentato un salto molto positivo, per me: avevo paura di staccarmi dalle CE ma sentivo di doverlo fare. Perciò ho pubblicato nel 2024 questo libro in self e da quel momento sono letteralmente rinata! Ringrazierò sempre, ovviamente, le CE e non escludo, un giorno, forse, di tornare a pubblicare con una di loro ma per ora vorrei godermi ancora le pubblicazioni in self! I progetti futuri di Giada Fiordaliso Oggi perché scrivi? Scrivo per motivare gli altri, per diffondere questo messaggio: “Non arrenderti!”. Miro anche a far capire che, secondo me, è sempre possibile trovare soluzioni ai propri problemi ma, soprattutto, si può rinascere dopo qualsiasi dolore. In più, per me, le sofferenze servono per fortificarci anche se, ovviamente, non sono facili da gestire! Si cade per rialzarsi sempre più forti di prima. Tutti questi temi sono sempre presenti in ogni mia opera! Se parliamo di libri, quali sono i tuoi preferiti? Amo tutti i libri di Licia Troisi con tutto il cuore, fin da bambina! Quali progetti hai in serbo per il futuro? Ho davvero tantissimi progetti futuri e alcuni li ho già annunciati mentre altri saranno “a sorpresa”! Sicuramente continuerò le saghe romantasy che fanno parte del mio multiverso, ma non solo! Photo Credit: Giada Fiordaliso on Instagram
Elisa Maiorano Driussi al Romance Book Party

Elisa Maiorano Driussi al Romance Book Party: ecco la nostra intervista esclusiva Il Romance Book Party si arricchisce anche della presenza di Elisa Maiorano Driussi: l’autrice della serie Influencer per amore sarà a Napoli il 1 giugno 2025 per incontrare i suoi lettori. Nell’attesa che il grande giorno arrivi, abbiamo chiesto ad Elisa di raccontarsi e lei lo ha fatto a cuore aperto! Due chiacchiere con Elisa Maiorano Driussi Ciao Elisa, raccontaci chi sei! Sono un’autrice che ama raccontare storie capaci di emozionare, divertire e ispirare. La scrittura è il filo conduttore della mia vita, una passione che mi accompagna fin da adolescente. Ho sempre trovato nella narrativa un rifugio e un mezzo per esplorare il mondo, i sentimenti e le relazioni umane. I miei pregi? Direi la determinazione e la creatività. Quando mi metto in testa un progetto, non mollo finché non lo vedo realizzato. Mi piace sperimentare con i generi, raccontare l’amore nelle sue molteplici forme e scrivere personaggi che siano autentici e sfaccettati. Tuttavia, sono anche una persona che si perde facilmente nei dettagli. È uno dei miei difetti: sono una perfezionista, e questo a volte mi porta a impiegare più tempo del necessario per concludere un lavoro. Quali sono i tuoi sogni? Alcuni li ho già realizzati: pubblicare romanzi che toccano il cuore delle persone, come Per sempre nell’anima o la saga Guerriera dal Cuore di Diamante. Una delle mie più grandi aspirazioni, ancora di più che vedere uno dei miei romanzi sul grande schermo, è quella di essere in libreria, in tutto il mondo, con storie che ispirino e guariscano le ferite delle persone. Il tema della crescita personale Cosa scrivi? Scrivo storie che parlano d’amore, di crescita personale e di rinascita, intrecciando emozioni universali con personaggi autentici e vibranti. I generi che esploro maggiormente sono il romance contemporaneo e il chick lit, ma amo anche immergermi nel romantasy, dove i legami sentimentali si intrecciano con avventure epiche e mondi immaginari. Nelle mie opere, mi piace esplorare trope come l’enemies to lovers, il friends to lovers, o le storie di second chance, che trovo particolarmente emozionanti perché raccontano la forza dell’amore che supera le difficoltà e i fallimenti. A volte, lascio spazio anche a colpi di scena e situazioni comiche, tipiche delle commedie romantiche, che donano leggerezza senza sacrificare la profondità emotiva. Un tema a cui tengo molto è la crescita personale: i miei personaggi affrontano spesso un percorso interiore che li porta a scoprire il loro valore, affrontare le proprie paure e abbracciare l’amore in tutte le sue forme. Cerco anche di promuovere inclusività e diversità, creando storie che possano rappresentare realtà diverse e far sentire ogni lettore accolto. Credo fermamente che i libri abbiano il potere di farci sognare, riflettere e vedere il mondo con occhi nuovi. Ogni mia storia nasce con l’intento di regalare un sorriso, una lacrima o una scintilla di speranza a chi legge. La scrittura: una passione nata per caso Come ti sei avvicinata alla scrittura? La mia passione per la scrittura è nata quasi per caso, ma è cresciuta con forza. Da bambina, amavo inventare storie e fantasticare su mondi e personaggi, ma è stato durante l’adolescenza che ho capito che la scrittura era molto più di un passatempo. A soli sedici anni ho pubblicato il mio primo romanzo, Per sempre nell’anima, un’esperienza che mi ha dato il coraggio di credere nei miei sogni e nelle mie capacità. Dopo quel primo successo, ho continuato a scrivere. Tuttavia, la strada non è stata priva di sfide. Ho affrontato pause creative e momenti di dubbio, soprattutto quando ho deciso di dedicarmi agli studi in comunicazione e mass media. Ma questa pausa è stata preziosa: mi ha permesso di crescere, ampliare i miei orizzonti e tornare alla scrittura con una visione più matura e consapevole. Il vero punto di svolta è stato il lancio della saga Guerriera dal Cuore di Diamante, un progetto che ha richiesto impegno, ma che mi ha fatto riscoprire quanto fosse appagante dare vita a storie che unissero emozione e avventura. Da lì, ho continuato a scrivere e sperimentare, dando vita alla serie Influencer per Amore Stories, dove ho mescolato la narrativa contemporanea con il mondo dei social media e delle relazioni moderne. Il percorso di pubblicazione non è mai stato facile, ma ogni ostacolo superato mi ha resa più forte. Elisa Maiorano Driussi: ecco perché scrivo! Cosa ti ispira a scrivere? Le persone e le loro storie. Ogni incontro, emozione o esperienza può diventare spunto per un racconto. Mi ispira la vita quotidiana, ma anche i sogni e le speranze che ci portiamo dentro. Scrivo per dare voce a chi non ce l’ha, per esplorare tematiche universali come l’amore, l’amicizia, il coraggio e la resilienza. Scrivo perché è il modo più autentico che conosco per esprimere me stessa e connettermi con gli altri. Scrivere mi permette di esplorare il mondo, di comprenderlo e, a volte, di ricrearlo a modo mio. È il mio rifugio, ma anche la mia finestra aperta sul cuore degli altri. Scrivo per raccontare storie che possano far sognare, emozionare e riflettere. Voglio che i lettori, immergendosi nei miei libri, trovino una parte di sé nei personaggi e nelle situazioni. Mi piace pensare che le mie storie possano offrire un momento di conforto o ispirazione, una pausa dalla quotidianità, o anche semplicemente un sorriso inaspettato. Attraverso la scrittura, cerco di esplorare temi universali come l’amore, la resilienza, la crescita personale e l’importanza di credere in se stessi. Scrivere per me è anche un modo per celebrare la bellezza e la complessità della vita, con tutte le sue luci e ombre. I progetti futuri Parliamo della te lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? I libri che amo di più non sono solo quelli che mi hanno toccato il cuore, ma anche quelli che hanno influenzato la mia scrittura, cambiato il mio modo di vedere il mondo e, in un certo senso, mi hanno aiutata a guarire. E sono davvero moltissimi! Negli ultimi
Ju Maybe al Romance Book Party

Ju Maybe parteciperà al Romance Book Party di Napoli Il Romance Book Party di Napoli si arricchirà anche della presenza di Ju Maybe! Il 1 giugno 2025, infatti, la scrittrice sarà al primo Festival Internazionale del Romance del Sud Italia. Femminista, antispecista, vegana e attivista del movimento LGBTQIAPK+, la Maybe è una scrittrice palermitana, trapiantata nelle Marche. Proprio nelle campagne marchigiane, infatti, la scrittrice, illustratrice e artista, alleva Pastori Scozzesi ed è attratta da tutto ciò che è anticonvezionale. Nel 2023 Mondadori ha deciso di inserirla nel suo catalogo di scrittori Oscar Vault e di pubblicare MM84 – Resilienza, un romanzo distopico, ambientato nel 2082, che racconta le conseguenze disastrose di un processo di civilizzazione mal riuscito. Romance Book Party a Napoli: chi ci sarà Nome: Ju Maybe Nazionalità: Italiana Genere: Contemporary Romance Casa Editrice: Mondadori I libri da non perdere: MM84 – Resilienza Ultimo libro pubblicato: MM84 – Resilienza Curiosità: Autrice di moltissimi romanzi, quest’autrice ha ricevuto anche molti riconoscimenti! Su Wattpad, la piattaforma di lettura sociale che continua a lanciare numerose autrici, la Maybe ha vinto il Wattys per ben due anni di fila: nel 2021 e nel 2022, con due storie diverse!
Claire Dee al Romance Book Party

Claire Dee sarà a Napoli per il Romance Book Party Claire Dee parteciperà al Romance Book Party di Napoli, il primo Festival Internazionale del Romance del Sud Italia, che avrà luogo il 1 giugno 2025. Nata su Wattpad, la scrittrice, al secolo Carola, ha raccontato di aver scelto uno pseudonimo per la paura di essere giudicata. La paura è andata via e, anzi, lei ha apprezzato col tempo la possibilità di interfacciarsi con i lettori e le loro opinioni, anche attraverso i social, ma lo pseudonimo è rimasto. Claire ha pubblicato il suo primo romanzo con Sperling & Kupfer a novembre 2024. Beyond The Surface è un romance che l’autrice descrive utilizzando tre tropes: enemies to lovers, forced proximity e bodyguard x princess. Romance Book Party a Napoli: chi ci sarà Nome: Claire Dee Nazionalità: Italiana Genere: Contemporary Romance Casa Editrice: Sperling & Kupfer I libri da non perdere: Beyond The Surface Ultimo libro pubblicato: Beyond The Surface Curiosità: Come molte sue colleghe, la Dee ha deciso di continuare a pubblicare su Wattpad, la piattaforma di lettura sociale che l’ha lanciata! Il catalogo di libri della giovane scrittrice è ricco! Ci sono la Loneliness Series, composta finora da due volumi, e Holy Sin, il primo volume della Musketeers Serie. Ma non solo! In corso d’opera, infatti, c’è Damnoria, un dark romance che, come ha tenuto a precisare la stessa autrice, sarà ancora più dark dei precedenti!