Laura Vinaccia al Romance Book Party

Laura Vinaccia

Laura Vinaccia sarà al Romance Book Party di Napoli: l’intervista Laura Vinaccia va ad aggiungersi alle autrici che animeranno il Romance Book Party! L’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori dei suoi romanzi! Nel frattempo conosciamola meglio attraverso quest’intervista esclusiva che ci ha rilasciato! Due chiacchiere con Laura Vinaccia Ciao Laura, raccontaci qualcosa di te! Sono un’eterna romantica ma, nonostante ciò, riesco a mantenere i piedi per terra. Sono testarda, ostinata, se voglio qualcosa non mi fermo finché non la raggiungo. Mi impegno tantissimo e sono molto, molto pignola in tutto ciò che faccio. Prima di essere una scrittrice sono una cantante, quindi l’arte ha sempre fatto parte di me sin da bambina. Mi piacerebbe far leggere le mie storie a quante più persone possibili, affinché possano identificarsi in qualche modo con i personaggi e possano entrare in empatia con loro. Cosa ti piace scrivere? Mi piace scrivere di amori e mondi infiniti. I miei romanzi sono tutti contemporanei, è ricorrente il trope love triangle ma mi diverto tantissimo a scrivere hate to love. Personalmente adoro lo Young adult ma al momento è presente solo all’interno di un romanzo. Mi piace tantissimo quando la protagonista ha una crescita personale, che sia il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo, o ancora una realizzazione lavorativa. Nelle mie storie mi piace raccontare di storie contemporanee, di persone vicine a noi, in modo tale da far immergere il lettore completamente in quello che sta leggendo. Mi piace portare all’interno delle mie storie tematiche importanti, quali la violenza sulle donne, il bullismo, il body positive perché il mondo non è tutto rosa, ma pu diventarlo se ci impegniamo tutti. La scrittura per Laura Vinaccia Come e quando hai iniziato a scrivere? Sin dai tempi del liceo ho sempre scritto. Tutti avevano paura del compito in classe d’italiano, invece era il mio momento preferito della scuola. A quindici anni ho cominciato a scrivere le mie prime storie e a dire a tutti che da grande avrei fatto la scrittrice. Ovviamente qualche anno fa era un po’ diverso e più difficile poter pubblicare un romanzo quindi è rimasta solo una passione, cartelle sul pc che stavano lì ad occupare memoria. Nel 2020 sono uscita da un blocco del lettore assurdo, ho ripreso a leggere in modo compulsivo e mi sono detta “e se scrivessi io una storia che mi piace?“. Così è nato il mio primo romanzo, solo che avevo paura di cosa potesse pensare la gente di me, dato che vivo in un paese piccolo. Con il sostegno giusto, di amici e familiari, ho deciso di buttarmi e così, nonostante in paese il mio libro non l’abbia letto nessuno, ho cominciato a scrivere pagine su pagine e ho conosciuto persone meravigliose e un mondo nuovo che mi ha fatto sentire davvero a casa. Perché scrivi? Scrivo perché ne ho bisogno. Spesso non riesco a trovare libri che mi appassionino a tal punto o che riescano a farmi entrare nella narrazione, quindi cerco di scrivere ci che mi piacerebbe leggere, almeno l’idea è quella. Tuttavia capita che i miei personaggi prendano il sopravvento e che mi portino in tutt’altra direzione. Come dico sempre, sono dotati di vita propria. Spero che le persone leggendo le mie storie possano un tantino rispecchiarsi e ritrovare una piccola parte di sé. I progetti futuri Da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Ho sempre letto tantissimo e, avendo frequentato il liceo classico, ho letto una marea di testi di letteratura italiana e straniera di grandi autori di tempi passati. Il mio libro preferito è da sempre Piccole donne. L’ho letto da bambina, in adolescenza ed anche in età adulta e credo che sia un capolavoro come pochi. Il Romance è da sempre il mio genere preferito, ma se devo citare un’autrice che mi piace, direi Felicia Kingsley. Tra i suoi romanzi, i miei preferiti sono Stronze si nasce e Non è un paese per single. Nell’ultimo periodo, invece, ho una predilezione per Hazel Riley, adoro i suoi libri e in particolare l’idea del romanzo. Geniale. Quali sono i tuoi progetti futuri? Al momento ho tre libri pubblicati. Il mio primo romanzo, Un Salto nel Vuoto, che ho ritirato dal commercio e ripubblicato a ottobre con una nuova cover, per dargli la visibilità che meritava. Quando Verrà il Nostro Tempo è stato pubblicato nel 2023 edito Blueberry Edizioni. Andrà Tutto Bene è stato pubblicato ad aprile 2024 e devo dire che è stato la mia sfida più grande, in quanto è ambientato in periodo Covid e non è stato semplice scriverlo ma nemmeno farlo leggere. Il ticchettio dei tasti non si ferma mai, quindi di sicuro nuove storie e nuovi amori aspettano di essere letti. Sicuramente al Romance Book Party torneranno dei “vecchi amori” chi mi segue può capire, ma al momento non posso rivelare di più. Photo Credit: Laura Vinaccia on Instagram

Teresa D.G. al Romance Book Party

Teresa D.G.

Teresa D.G. parteciperà al Romance Book Party! Ci sarà anche Teresa D.G. al Romance Book Party: l’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli, il 1 giugno 2025. Conosciamola meglio attraverso quest’intervista a cuore aperto che ci ha rilasciato in esclusiva. Due chiacchiere con Teresa D.G. Ciao Teresa, parlaci un po’ di te! Sono una donna che vive di emozioni. Ho sempre amato leggere, entrare in un mondo non mio tanto da diventarne parte. Dalla lettura è nata la mia passione per la scrittura. Penso che scrivere un romanzo faccia emergere sia i nostri pregi sia i nostri difetti. Nel mio caso so di essere permalosa, e tante, troppe volte la paura di deludere i miei lettori accentua una sorta di bassa autostima che mi porta a dubitare del mio lavoro. Ma sono anche curiosa e propositiva. Amo scambiare pareri con chi mi legge, faccio miei i consigli che mi vengono dati e provo sempre a migliorarmi. Sono grata dell’affetto, della stima e del seguito che i lettori mi hanno dimostrato in questi cinque anni di pubblicazioni, ma c’è ancora un sogno nel cassetto che spero si realizzi quanto prima: entrare in una libreria e vedere un mio romanzo esposto su uno scaffale. Sarebbe il coronamento di tante fatiche e lunghe notti insonni. I suoi romanzi   Cosa scrivi? Amo il romance in tutte le sue sfumature, ma in questi anni mi sono cimentata solo in alcuni generi: contemporary romance, new adult e young adult. Nelle mie undici pubblicazioni ho esplorato tanti tropes e sottogeneri: lo sport romance, l’hate to love, l’enemies to lovers, college romance, spicy, reverse age gap, grumpy/sunshine, forbidden e tanti altri. I miei preferiti sono: hate to love e reverse age gap. Cosa troviamo nei tuoi romanzi quindi? Amo scrivere, e sono una di quelle persone che pensano che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Io, per esempio, credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia che merita di essere raccontata. Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana; una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la mia fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. La veridicità dei fatti e il portare a galla tutti i sentimenti, positivi o negativi, sono fondamentali per me. I miei personaggi devono essere compresi, nel bene e nel male, a 360°. Il rapporto con la scrittura Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato a scrivere dieci anni fa su un quaderno ad anelli. I personaggi erano nella mia testa notte e giorno; chiedevano di essere raccontati. Cinque anni più tardi mi sono fatta coraggio e ho spedito il manoscritto a una piccola casa editrice digitale. Non pensavo potessero accettarlo, invece mi hanno proposto un contratto di pubblicazione. Quindi ho deciso di scriverne altri, fino a quando la scrittura è diventata parte di me. Dopo tre pubblicazioni, ho deciso di fare un salto nel buio: il Self Publishing, una sfida stimolante, ma difficile. Volevo che i miei lettori avessero tra le mani un ottimo prodotto, quindi mi sono costruita una squadra che mi aiutasse: editor, correttrice di bozze, impaginatrice e grafica. Avere il controllo di ogni fase della pubblicazione è meraviglioso, ma allo stesso tempo stressante perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. In Self ho pubblicato otto romanzi: due da sola e sei a quattro mani con Lorena Nigro. Perché scrivi? È difficile trovare le parole giuste per spiegarlo. La scrittura, per me, è tutta una questione di istinto e bisogno. Devo creare mondi, luoghi e persone immaginarie. È come se avessi il dovere di raccontare l’evolversi di una storia; i problemi, le gioie e i traumi. Tutto ciò che genera un’emozione, perché le emozioni sono proprio quello che desidero i lettori trovino nei miei romanzi. Amo scrivere, e penso che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia. Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana: una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. Teresa D.G.: i miei progetti futuri Parliamo del tuo lato da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Quando si parla del romance, sono una lettrice onnivora. Leggo di tutto, dal dark romance allo sport, dal romance storico allo young adult, dall’office romance al romantasy. Si evince anche dalle mie preferenze in fatto di autrici: Jennifer Armentrout, Penelope Douglas, la Colleen Hoover delle prime pubblicazioni ed Elle Kennedy. Il romance che più mi ha colpito è Ugly Love della Hoover: ho pianto, riso e mi sono disperata per anni. È il mio Best Book, quello che continuo a leggere e rileggere, senza mai stancarmi. Mentre il mio comfort book è Non Cercarmi Più di Emma Chase. Non posso farci niente, Drew mi farà sempre morire dalle risate. A cosa stai lavorando adesso? Ho da poco pubblicato il mio dodicesimo romanzo: un contemporary romance intitolato Fear of Loving, che include due tropes di cui non ho mai scritto prima. Inoltre, sto lavorando a un piccolo progetto top secret con la mia partner in crime, Lorena Nigro, e la mia mente è già al lavoro per iniziare a scrivere una nuova storia. Photo Credit: Teresa D.G. on Instagram

Emma Black al Romance Book Party

Emma Black

Emma Black sarà al Romance Book Party di Napoli Il Romance Book Party si arricchirà anche della presenza di Emma Black! L’eclettica scrittrice sarà a Napoli il 1 giugno per farsi conoscere e far conoscere le sue opere e incontrare i lettori! Intanto potete leggere le sue parole in quest’esclusiva intervista che ci ha rilasciato! Due chiacchiere con Emma Black Ciao Emma, come ti descriveresti? Definire se stessi è molto difficile. A volte, ci vuole una vita intera per capirsi. Quello che so con certezza di me è che sono una figlia, una madre, una moglie, un’amica. Da alcuni anni, sono anche un’autrice. Eppure, nessuno di questi ruoli mi incatena a un’unica definizione. Amo poche cose: la mia famiglia, il mio cane, le passeggiate in foresta e viaggiare. In generale, apprezzo tutto ciò che è intimo e discreto. Eppure… Adoro anche far festa! Sono molto socievole, entusiasta, allegra e non ho alcun problema a fare amicizia anche nelle condizioni più disparate. Non so chi sarò o cosa diventerò un giorno, ma so che ci arriverò con consapevolezza e umiltà. Come ti sei avvicinata alla scrittura? Ho iniziato a raccontare storie quando ero ancora una poppante e mia madre, per farmi stare calma, mi metteva in mano carta e penna. True story. Ho imparato a leggere e scrivere a quattro anni e da allora non mi sono mai fermata. Adoravo e adoro leggere, l’ho sempre fatto, non solo per evadere dalla realtà ma per una sete di conoscenza che non si estingue mai. Adoravo scrivere e sognavo di farlo in modo professionale, solo che prima avevo il tempo ma mi mancava l’esperienza di vita. Poi avevo l’esperienza ma mi mancava il tempo. C’è voluta la giusta congiunzione astrale (e una spintarella da parte di un’amica) per darmi una reale possibilità. Da allora, era il 2016, non mi sono mai fermata. Emma Black: non solo romance Cosa scrivi?  Ho iniziato con il paranormal romance per un puro caso. Avevo fatto un sogno strano e, nel cercare di comprenderlo, mi sono resa conto che uno dei due protagonisti era un vampiro. Ne è venuta fuori un’intera serie, la Legio X, con cui sono cresciuta sia come persona, che come autrice. La Legio X mi ha dato la possibilità di esplorare diversi tipi di relazione e di arricchire il mio lessico, oltre che il mio stile. Soprattutto, mi ha fatto conoscere a un pubblico vasto e vario, che mi ha seguita in ogni mia nuova avventura editoriale. Tuttavia, è passando al romance che ho trovato una dimensione più adatta a me. Le diverse storie che ho scritto mi hanno dato la possibilità di parlare dell’amore in molte delle sue sfumature: dal rosa al rosso, dalle relazioni intime a quelle familiari. Un campo vasto e mai noioso, che mi consente di tirare fuori a seconda delle circostanze alcuni tratti della mia stessa personalità. Dunque, l’ingenuità, la forza di volontà, la passione, persino la caparbietà di molti dei miei personaggi sono a volte i miei tratti caratteriali. Riguardo allo stile, mi impegno per migliorarlo di volta in volta. Come? Leggendo, spaziando tra vari autori, sperimentando e restando sempre “affamata” di novità. I miei trope preferiti, invece, sono hate to love, second chance, emotional scars e tanti altri. Non mi pongo mai limiti. Ci hai detto che sei da sempre una grande lettrice, quali sono i tuoi libri preferiti? Adoro Orgoglio e Pregiudizio, ma preferisco Persuasione, entrambi di Jane Austen. Sbavo per i thriller nordici, infatti il mio sogno è incontrare Ragnar Jonasson, autore della Trilogia di Hulda, un capolavoro!. Leggo comunque romance, paranormal, gialli e thriller, commedie romantiche. I progetti per il futuro Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sto per pubblicare un paranormal romance, che fa da ponte tra la Legio X e la serie successiva. Ho già numerosi romance avviati: per esempio, il terzo della mia serie Bluebonnet e il terzo della serie Love Steps. Poi una dilogia new adult, una commedia romantica e talmente tanti altri progetti che la mia scrivania è invasa da blocchi per appunti, diari, fogli sparsi e note di ogni tipo! Mi piacerebbe moltissimo scrivere un thriller, ma non è ancora il momento giusto. Però forse chissà, tra qualche tempo vi darò notizie in merito… Photo Credit: Emma Black on Instagram

Elizabeth Red al Romance Book Party

Elizabeth Red

Elizabeth Red al Romance Book Party di Napoli: l’intervista Elizabeth Red sarà al Romance Book Party di Napoli. Il 1 giugno 2025 l’autrice di Love Campus incontrerà i lettori al primo Festival del Romance del Sud Italia. Nel frattempo conosciamola meglio attraverso quest’intervista esclusiva! Due chiacchiere con Elizabeth Red Ciao Elizabeth, raccontaci qualcosa di te! L’emotività è una componente molto forte del mio carattere. Pensate che quando ho visto per la prima volta la versione editata e completa del mio primo romanzo, ho pianto! È anche vero però, a mia discolpa, che tenere tra le mani un mio libro è sempre stato il mio sogno. Sono super fan di molte autrici, che prendo come modello per cercare sempre di migliorarmi e raggiungere, un domani, il loro incredibile livello. Ho pianto di emozione anche quando ho editato il video per annunciare che la mia storia sarebbe stata pubblicata in cartaceo. Poi ho pianto quando ho ricevuto la mia prima copia cartacea. E ho pianto quando ho ricevuto le prime recensioni. Ho pubblicato il mio primo libro con la speranza di aver compiuto un primo passo verso la realizzazione del mio sogno. Mi piace pensare che qualcuno, leggendo i miei romanzi, si ritrovi nei personaggi, magari riscontrando delle esperienze passate oppure ritrovandosi nel modo in cui i protagonisti affrontano varie situazioni. Vorrei che le mie storie diventassero un porto sicuro, una fuga dalla realtà come è stato per me quando ho iniziato a leggere. Il mio più grande sogno è vedere un mio romanzo in libreria. Quel giorno nessuno mi frenerà dallo scoppiare a piangere! I suoi romanzi Di cosa parlano i tuoi romanzi? Al momento ho scritto due college romance Young Adult. Nelle mie opere mi piace sempre inserire un “messaggio”, che dia modo al lettore di riflettere su alcuni temi molto importanti. In Love Campus mostro come la protagonista femminile non si lasci abbattere dalle sfide che si ritrova ad affrontare e non permetta a nessuno di denigrarla, nonostante provenga da un contesto sociale molto diverso rispetto al resto degli studenti. Credo che nessuno abbia il diritto di definirti in base al sesso o alla posizione sociale, e spero di essere riuscita a far passare questo messaggio. In Secret Campus ho lavorato molto sulla crescita emotiva e psichica della protagonista, soffermandomi su come ha affrontato i suoi traumi, una situazione familiare complicata e un carattere chiuso. Volevo dimostrare che anche una persona più introversa può trovare la sua voce e far valere i propri desideri e i propri pensieri. Infine adoro inserire nei miei libri il trope del touch her and you die e quello del found family, molto presente nella Green University Series. Nel mio prossimo lavoro, un new adult, vorrei invece inserire due tropes che non ho ancora mai usato: il One Bed Trope e il Fake Dating. Elizabeth Red: tra passato… Com’è iniziata la tua carriera da scrittrice? Non ricordo un momento della mia vita in cui io non abbia scritto. Nella cantina di casa ho ancora un quaderno in cui ho abbozzato una storia sui Power Rangers. Crescendo ho passato tantissime fasi, dalle storie ambientate nel mondo di Harry Potter, a quelle sui personaggi di Twilight, fino alle immancabili fan fiction sui One Direction. Scrivere è sempre stata la costante della mia vita e la passione che curo con più amore. La sera amo ritagliarmi un po’ di tempo per trascrivere al computer tutte le idee che mi vengono di notte, quando, invece di dormire, sono lì a costruire trame assurde. Prima ancora di Wattpad, ho pubblicato diverse storie su EFP, che mi ha permesso di ricevere i primi feedback e consigli da parte di lettrici e altre scrittrici, e questo per me è stato, ed è tuttora, importantissimo. Quando ricevo un parere sui miei libri, imparo sempre qualcosa di nuovo e stimolante che mi permette di crescere e di imparare dai miei errori. … e presente! Perché scrivi? Ho sempre scritto per la gioia di trasferire su carta quello che la mia immaginazione mi suggeriva. Da qualche anno, però, la scrittura ha un effetto terapeutico. Nel 2020 ho avuto diversi problemi di salute, di cui mi porto gli strascichi ancora oggi. Così, il mio fidanzato mi ha fatto ragionare su quanto la scrittura potesse aiutarmi e ho intrapreso un percorso con un editor , dando una chance ai miei romanzi. La gioia provata nel vedere per la prima volta il mio testo in una veste così professionale, la prima copia cartacea ricevuta a casa, il primo pre-order, la prima recensione e i primi pareri delle persone che hanno letto qualcosa scritto da me, sono momenti in cui penso di aver provato una gioia indescrivibile. Scrivere mi rende felice e poter condividere quello che scrivo con altre persone rende tutto ancora più bello. Quali sono i tuoi libri preferiti? Sono una grandissima fan del romance in tutte le sue sfumature. Dark, Rom-Com o Regency, l’unico aspetto fondamentale, è che la storia abbia il suo lieto fine. Durante le scuole superiori mi sono avvicinata per la prima volta a romanzi un po’ più classici, come Orgoglio e Pregiudizio, Memorie di una Geisha, La bambina che salvava i libri e una raccolta di romanzi su Sherlock Holmes, che mi hanno emozionata. Nei libri romance trovo la mia evasione dalla realtà, è il mio modo di lasciar uscire i problemi e la stanchezza, e prendere il volo verso avventure sempre diverse. Sono una grandissima fan di Ali Hazelwood, Colleen Hoover, Mariana Zapata, Julia Quinn e di tantissime altre autrici, molte anche italiane, come Felicia Kingsley, Chiara Cavini Benedetti, Paola Chiozza, Naike Ror e Anna Zarlenga. Amo la possibilità di potermi interfacciare direttamente con le autrici. E devo ringraziare i vari social librosi che frequento, che mi hanno permesso di costruire rapporti che nel tempo sono diventati delle amicizie molto solide. È difficile scegliere un libro preferito, ma se dovessi indicare dei titoli, direi sicuramente: The Love Hypothesis di Ali Hazelwood, Dimmi che sarai qui di Mia Sheridan e,

Selene Piromallo al Romance Book Party

Selene Piromallo

Selene Piromallo arriva al Romance Book Party Selene Piromallo parteciperà al Romance Book Party! La giovane autrice si ritroverà con i suoi lettori il 1 giugno 2025 a Napoli, in quello che è il primo Festival del Romance internazionale del Sud Italia. Conosciamola meglio attraverso quest’intervista esclusiva che ha rilasciato per noi del RBP! Due chiacchiere con Selene Piromallo Ciao Selene, ti va di raccontarci qualcosa di te? Sono una ragazza di 24 anni, amante della lettura, della cucina e con una passione profonda per le giornate di pioggia e i cani. Sono una persona che dà il tutto per tutto, che non si risparmia mai per niente e nessuno, ma alle volte questo mio grande senso di responsabilità e stakanovismo risulta pesante. Mi piacerebbe tanto vivere di scrittura. Una casa in montagna. Un cagnolone peloso, un divano a dondolo dove poter scrivere e una pace assurda attorno a me. È così che immagino la mia vecchiaia. Cosa scrivi? Amo scrivere particolarmente dark romance con componente mistery. I temi che tratto sono tutti strettamente personali e delicati, come i DCA, l’autolesionismo, la disfunzionalità familiare, l’alcolismo e la dipendenza affettiva. I trope che mi fanno impazzire sono il morally grey character, touch her and I’ll kill you e small town. Dove trovi l’ispirazione per i tuoi romanzi? Ciò che mi ispira per i miei romanzi è la vita quotidiana, ascolto tanto e assimilo le esperienze e le storie altrui per poi farle mie, dandogli un’impronta personale. Per me la scrittura è un porto sicuro in un mare in tempesta. In quei momenti riesco a staccare da tutto e tutti, e mi sento in pace con me stessa. Forse perché il mondo immaginario, quello fatto di carta e sogni, è molto più buono del mondo in cui viviamo davvero. La scrittura come valvola di sfogo Cosa ti spinge a scrivere? La scrittura mi da l’opportunità di essere davvero me stessa. Dà voce ai miei sentimenti, sia negativi e positivi. Non a caso spesso mi sono ritrovata a esorcizzare il mio dolore attraverso le parole. Per me è un atto involontario, come respirare. Scrivere è un modo per esplorare il mio mondo interiore e dare forma ai miei pensieri. È un processo che mi permette di riflettere, comprendere e a volte trovare sollievo. Le perole diventano un rifugio sicuro dove possono essere autentica, senza filtri o giudizi. C’è qualcosa di magico nel mettere nero su bianco i propri pensieri un atto che può essere tanto liberatorio quanto terapeutico. La scrittura è la mia compagna fedele nel mio viaggio personale. Nei miei libri spero che i miei lettori trovino un luogo sicuro dove essere loro stessi, proprio come accade a me con la scrittura Come hai iniziato a scrivere? Da bambina amavo molto scrivere. Quando dovevamo fare i temi, o inventare le poesie, ero felicissima. Ho sempre avuto questa propensione, anche a detta della mia prima maestra, sebbene non amassi molto leggere. Ho provato a cimentarmi a scrivere qualche storia su Wattpad a 14 anni ma purtroppo non è andata, forse perché non ero pronta. Sono riuscita a portare avanti la prima vera storia, The Black Rose, soltanto a 21 anni. Quali sono i tuoi libri preferiti? Oltre ad amare alla follia i romance, amo tantissimo leggere romanzi classici europei. Il mio libro preferito è Nebbia di Unamuno, un romanzo psicologico che abbatte la quarta parete di cui parlava Pirandello. Per quanto riguarda i romance invece mi piace Colleen Hoover. All your perfects mi ha fatto piangere come una fontana. Selene Piromallo: il mio prossimo progetto Cosa stai scrivendo ora? Al momento sto lavorando al mio terzo romanzo: uno Young adult autoconclusivo che si chiama Tutto il mare che hai dentro. Per me è un po’ un esperimento visto che non ho mai scritto di adolescenti. Il mio pane quotidiano è il dark romance, ma devo ammettere che è altrettanto interessante esplorare il mondo adolescenziale. Questo romanzo tocca tematiche importanti come l’autolesionismo e le disfunzionalità familiari. Per adesso ho scritto solo pochi capitoli, ma devo ammettere che sto avendo un buon riscontro. Photo Credit: Selene Piromallo on Instagram

Arianna Scuderoni al Romance Book Party

Arianna Scuderoni

Arianna Scuderoni sarà al Romance Book Party Arianna Scuderoni sarà al Romance Book Party di Napoli: il 1 giugno 2025 l’autrice sarà all’evento incredibile dedicato al romance in tutte le sue sfumature. Nell’attesa di incontrarla, potete conoscerla meglio attraverso le sue stesse parole, grazie a quest’intervista esclusiva! Due chiacchiere con Arianna Scuderoni Ciao Arianna, parlaci un po’ di te! Non sono il tipo di persona che ama parlare di sé, preferisco ascoltare o magari raccontare aneddoti divertenti. Credo che il mio difetto peggiore sia il procrastinare sempre, nonostante cerchi sempre di essere precisa in tutto! Tendo a rimandare fino all’inevitabile, o alle scadenze. Il mio ultimo romanzo l’ho scritto in cinque giorni, complice la mia dimenticanza sulla scadenza. Sono sempre stata una bambina silenziosa, che viveva grandi avventure in silenzio seduta da qualche parte, non è mai contato il luogo ma il libro che riusciva a portarmi lontano. Forse è esattamente per questo che anche se sembro tranquilla, in realtà ci metto poco a fare qualcosa di stupido o insensato. Sono una ragazza tranquilla e un pò pazzerella che mentre cresce, scopre cose nuove e se ne meraviglia. Questa parte di me che ha vissuto di storie, mi ha spinto a sviluppare una tecnica di scrittura in cui siano i lettori o le lettrici a vivere le loro storie, immaginando e vivendole al posto delle mie protagoniste non descritte. Come ti sei avvicinata alla scrittura? Non credo ci sia stato il giorno in cui mi sono seduta e ho detto: “Ary ora scrivi“. L’ho fatto da molto prima, amavo raccontare storie e favole. Non ho mai capito se è nata prima la scrittrice che è in me o la lettrice: leggevo, tenendo un diario e un quaderno con le mie favole.  La mia fantasia è sempre corsa più di quanto riesca a mettere le parole su carta. Quando inizio un romanzo non parto da scalette o idee. Penso, imbambolata: in quel preciso istante non sto scrivendo il romanzo, sto proprio vivendo la storia! E ho capito che è proprio quello che voglio che anche le mie lettrici facciano: vivere le storie. Lettrice o scrittrice? Che tipo di romanzi scrivi? Ho provato a scrivere dei romance, ma continuavo a pensare: “E se ci infilassi dei vampiri? O delle streghe?” Se hai un’immaginazione fervida non riesci a scrivere senza infilare del Fantastico. Ma un romance l’ho scritto, un pò per capire se avessi le possibilità necessarie a tale impresa titanica. L’ho scritto, corretto, ma non so se prenderà mai vita: è una tematica talmente delicata che mi sembra di camminare sui gusci delle uova. Parliamo della tua parte da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Da brava bambina curiosa ero un’amante dei fantasy, quelli vecchia scuola come il Frankenstein di Mary Shelley. Per questo non potevo non scegliere di scrivere dei Romantasy! I miei libri preferiti sono senza dubbio i classici, amo la letteratura inglese, tutte quelle vibes da corsa nel prato verde e cottage inglesi! La prima volta che lessi Cime Tempestose, la mia me immaginaria correva, sotto la pioggia, nel prato  che portava fino alla casa di Heatcliff. Sheakespere è senza ombra di dubbio un’esempio per me di immortalità su carta, un genio progressista lo vedi solo se a distanza di anni, o secoli riesce ad essere tanto attuale quanto geniale nelle sue tragedie, credo di averlo letto intorno ai dieci anni. Se un libro è una tragedia romantica allora fa al caso mio, se c’è anche una strega, allora posso mettermi comoda con una cioccolata calda. I progetti futuri di Arianna Scuderoni Torniamo alla te scrittrice: perché scrivi? In molti finora mi hanno fatto questa domanda. Ho sempre risposto in un modo molto semplice, che a volte può sembrare banale ma non lo è: scrivere per me è libertà! Non sono mai stata una scrittrice ne tantomeno mi considero La scrittrice, non sono una persona che emula altri, ne tantomeno prova invidia, cerco sempre di essere la versione migliore di me stessa per me e per gli altri, se la sera mi addormento pensando di aver fatto del mio meglio, mi ritengo soddisfatta. Le mie protagoniste hanno una loro crescita personale. Per quanto a volte sembra debbano scalare montagne o andare all’inferno e tornare, sono le difficoltà della vita a temprare il nostro carattere e renderci ciò che siamo, un giorno alla volta. Spesso inserisco nei miei romanzi tematiche molto sensibili come la morte, affrontare le perdite o le sfide della vita. Questo fa sì che le mie protagoniste siano reali! O perlomeno mi auguro che lo siano. E quali sono, invece, i tuoi progetti futuri? Al momento sto lavorando ad un nuovo Romantasy, non posso fare spoiler ma entro l’anno uscirà il mio terzo libro. Quale mai sarà? Dovrete aspettare per scoprirlo! Spero vivamente di avere il coraggio di darmi una scossa e provare a tirare fuori un pò di coraggio nel finire il mio Romance, in fondo Gia Miller non vede l’ora di conoscervi! E io non vedo l’ora di incontrarvi al Romance Book Party! Photo Credit: Arianna Scuderoni on Instagram

Kris Hamlet al Romance Book Party

Kris Hamlet

Kris Hamlet sarà al Romance Book Party di Napoli Kris Hamlet non mancherà al Romance Book Party! L’autrice sarà al primo Festival del romance del Sud Italia per farsi conoscere e far conoscere i suoi romanzi, il 1 giugno 2025 a Napoli. Nell’attesa di incontrarla di persona, però, possiamo sapere qualcosa di lei dalle sue stesse parole, in questa breve intervista che ci ha rilasciato in esclusiva! Due Chiacchiere con Kris Hamlet Ciao Kris, raccontaci qualcosa di te! Sono una lettrice onnivora, mamma di due piccole pesti e insegnante di inglese, motivo principale per cui ho scelto di scrivere con uno pseudonimo. Amo da sempre leggere romance in tutte le sue sfumature e, dal 2022, provo a raccontare le mie storie con uno stile diretto e spicy al punto giusto. Sono pigra e disordinata, ma anche leale e onesta. Di cosa parlano i tuoi libri? I miei libri spaziano dal mafia romance allo sport romance passando per il contemporary. Cerco ogni volta di mettermi alla prova con nuovi trope, anche se non mi piacciono triangoli e harem/reverse harem. Mi piace mostrare la crescita personale e l’evoluzione dei miei protagonisti, e il modo in cui affrontano la vita nonostante le difficoltà. Tra scrittura e lettura Andiamo alle origini: com’è andato il tuo avvicinamento alla scrittura? Ho iniziato a scrivere dopo un momento piuttosto difficile vissuto nel 2021, è stato terapeutico incanalare l’oscurità che sentivo in qualcosa che fosse positivo. Ma adesso, per fortuna, è tutto passato. Adesso, invece, perché scrivi? Ora, scrivo anche per divertirmi e condividere con quanti più lettori possibili le storie che affollano la mia mente. Scrivo perché è un momento in cui scarico tensioni e negatività e spero di portare un sorriso e un sospiro a chi legge. Parliamo della te lettrice, invece: quali sono i tuoi libri preferiti? Amo le storie urban fantasy, le storie che coinvolgono creature soprannaturali come vampiri e altro. Amo i romanzi di Karen Marie Moning, J.R. Ward e Colleen Gleason. Cosa stai scrivendo ora? Al momento sto lavorando alla progettazione di una nuova serie mafia romance dai toni dark e spero che il primo volume veda la luce in autunno; sto anche lavorando alla stesura di un contemporary a quattro mani che spero di completare prima dell’estate… incrocio le dita! Photo Credit: Kris Hamlet on Instagram

Danneel Rome al Romance Book Party

Danneel Rome

Danneel Rome arriva a Napoli al Romance Book Party Il Romance Book Party si arricchisce della presenza di Danneel Rome! L’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli il 1 giugno 2025. Conosciamola meglio attraverso le sue parole in quest’intervista esclusiva! Due chiacchiere con Danneel Rome Ciao Danneel, presentati! Ciao a tutti, sono Daniela – nome d’arte Danneel Rome – e sono un’insegnante e scrittrice. Sono mamma e ho un lavoro che amo e mi appaga, anche se ho ancora tanti sogni nel cassetto. Uno di questi è continuare a scrivere per poter arrivare al cuore di tante persone e, chissà, magari un giorno poter vedere una mia creazione tra gli scaffali delle librerie. Il mio maggior pregio è che sono estremamente buona, pregio che può trasformarsi in difetto perché in passato ci sono state persone che hanno approfittato della mia bontà. Sono anche molto testarda ma se sbaglio non esito a chiedere scusa. Cosa scrivi? Sono un’autrice di romance, romance con sfumature erotiche, erotici puri e dark romance. I miei tropes preferiti sono l’Impossible love, l’enemies to lovers, l’hate to love, il love at first sight, age gap e tanti altri. Amo lo spicy e anche quando non scrivo erotici puri, amo inserire passione e chimica all’interno dei romanzi che scrivo. Quando scrivo, tendo sempre a voler mandare un messaggio, perché credo nel potere della scrittura, qualsiasi genere un autore tratti. Non serve scrivere i cosiddetti “romanzi impegnati” per lanciare un messaggio importante. Nei miei romanzi ho trattato spesso tematiche forti parlando di abusi, violenza sulle donne, pedofilia, bullismo ecc. e ho sempre cercato di lasciare messaggi forti e molto chiari. Perché scrivi? Perché è una necessità primitiva di cui non posso fare a meno, perché amo rifugiarmi nei mondi che creo, negli universi a cui do vita, nei personaggi che metto su carta. Perché adoro creare milioni di vite e poterle vivere attraverso le mie parole. E perché quello che scrivo è tutto ciò che mi piacerebbe trovare in un buon libro. Il rapporto con la scrittura   Come definiresti la tua scrittura? Uso uno stile semplice, diretto e d’impatto che mira ad andare dritto al nocciolo della questione e al cuore delle persone. Non mi piacciono gli stili troppo arzigogolati, soprattutto quando si raccontano storie d’amore contemporanee. Traggo ispirazione da qualsiasi cosa. Anche un semplice tramonto o una semplice immagine possono raccontarmi una storia. La vita che scorre intorno a me mi ispira per creare altre vite. Milioni, miliardi. Vite su carta che possano risultare autentiche pur non essendolo. Come ti sei avvicinata alla scrittura? A 17 anni ho iniziato Vita, che ho pubblicato soltanto nel 2024: da ragazzina avevo scritto solo quattro o cinque capitoli, conservandoli nel mio vecchio pc. La mia prima vera pubblicazione, però, è stata Ti ho vista, primo volume di una trilogia intitolata The glance series, nel 2017. Scrivo ininterrottamente da quell’anno. Da allora ne ho fatta di strada. Ma nonostante gli errori e i ripensamenti, rifarei tutto perché mi ha portata, oggi, ad essere quella che sono, nel bene e nel male. Se non ci fossero stati Ti ho vista e i suoi protagonisti, Dean e Jules, forse non sarebbero nati tutti i romanzi che sono venuti dopo e tutte le storie che ho amato scrivere e condividere con i lettori. … e con la lettura Quali sono, invece, tuoi libri preferiti? Sono cresciuta a pane e classici, scegliendo sulle bancarelle storie famose, riadattate per la mia età. Ho letto Piccole donne, Ivanhoe, Moby Dick, Il pifferaio di Hamelin e tanti altri. Da ragazzina leggevo una serie che si chiamava Anastasia Krupnik. E ogni volta che entravo in libreria, mi innamoravo e sognavo di arrivarci, un giorno, con un libro scritto da me. All’università, avendo scelto la Facoltà di Lettere, ho letto tanto: Primo Levi, Natalia Ginzburg, I Promessi Sposi (fin dalla loro primissima versione del Fermo e Lucia), Henry Fielding e molti altri autori italiani e inglesi. Con la specializzazione mi sono avvicinata al genere erotico a seguito di un esame di letteratura e dopo aver letto il meraviglioso Histoire d’O e alcuni romanzi della grandissima Anais Nin, mi sono lanciata su quelli contemporanei: Cinquanta sfumature, i romanzi di Sylvia Day e di Jodi Ellen Malpas, la mia autrice preferita in assoluto. Grazie a lei ho iniziato a scrivere il genere erotico e se oggi sono una scrittrice lo devo a lei. Nonostante questo, tra i miei romanzi preferiti, oltre a This Man Saga della Maplas, ci sono la saga di Harry Potter e Tutto chiede salvezza di Mencarelli, a mio avviso un piccolo capolavoro. I progetti futuri di Danneel Rome Cosa stai scrivendo? Al momento sto scrivendo Venus, il secondo volume della Planets Saga, detta anche Saga dei cugini Hastings, un progetto lungo e variegato di cui vado molto fiera e per cui ho grande entusiasmo. Venus è la storia di una ragazza ricca che lavora per un programma che cerca meteore del mondo dello spettacolo: Chloe, la protagonista, deve intervistare Daniel Freeman, un ex giocatore di rugby che, dopo aver lasciato il lavoro, si è allontanato dalla società civile e ha scelto di vivere come un mezzo Tarzan in una zona boschiva non troppo lontana da Sidney, Australia. Non mancheranno scintille e malintesi. Lavorare a questo romanzo, poi, mi ha portata a scoprire moltissime cose sull’Australia che non conoscevo. Si sta rivelando un viaggio davvero bellissimo. In programma, inoltre, ho due sport romance, genere assolutamente nuovo, per me, che ho iniziato a testare su Wattpad, pubblicando a capitoli la primissima stesura dell’inizio di uno dei due romanzi), un dark romance new adult (anche quello su Wattpad) e, ovviamente, altri capitoli della saga dei pianeti. Photo Credit: Danneel Rome on Instagram

Alessia Cesina al Romance Book Party

Ecco l’intervista esclusiva del Romance Book Party a Alessia Cesina Nella schiera delle autrici del Romance Book Party ci sarà anche Alessia Cesina! L’autrice sarà al primo Festival del libro Romance del Sud Italia il 1 giugno 2025 per incontrare e abbracciare i suoi lettori! Nell’attesa si è raccontata a cuore aperto, svelando qualcosa di più su di sé, sui suoi sogni, i suoi romanzi, la sua carriera da scrittrice e i suoi romanzi. Due chiacchiere con Alessia Cesina Ciao Alessia, parlaci un po’ di te! Vivo nella splendida Sorrento e sono tifosissima del Napoli da quando ero piccola. Amo le canzoni di Ultimo, Imagine Dragons e Lewis Capaldi. Sono un sagittario con la voglia perenne di viaggiare e fare baldoria, ma anche di stare da sola a scrivere, a leggere o a guardare un bel film. Sono una ragazza ansiosa, maniaca del controllo: amo programmare le cose e odio quando non vanno come previsto. Mi reputo un’ottimista con qualche lieve sfumatura di pessimismo. Sono solare, forse anche troppo! Le mie lettrici e i miei amici dicono che sono molto dolce. Quello che potrebbe essere un difetto è che sono molto impulsiva soprattutto quando si tratta di prendere decisioni. Una cosa da sapere su di me: amo il Natale! Se dovessi esprimere adesso un desiderio sarebbe quello di vedere i miei romanzi in libreria e conoscere l’opinione di più lettori possibili. Ma, in realtà, ce n’è anche un altro: mi piacerebbe molto poter vedere uno dei miei romanzi sul grande schermo… Incrociamo le dita perché non si sa mai! Come definiresti il tuo stile di scrittura? Non so bene quale sia il mio stile di scrittura, ma chi ha letto i miei libri può notare che ci sono sempre degli elementi comuni: il mare, gli amici, la famiglia, il divertimento, l’ansia, qualche lacrimuccia, lo spicy. E troverete sempre un personaggio napoletano o qualche riferimento alla mia terra! Inoltre, affronto temi molto importanti, perché penso che sia importante sognare ma, allo stesso tempo, è importante che i lettori si trovino vicino alla realtà che non è tutto rose e fiori. Alessia Cesina: cosa scrivo… Cosa scrivi? I miei romanzi, raccontati in prima persona e dal linguaggio semplice e scorrevole, parlano di amore, che sia quello giusto o quello sbagliato. Ma anche la violenza sulle donne, sia psicologica che fisica, ha sempre un ruolo fondamentale e c’è anche il tema delle dipendenze, perché i romanzi devono farci sognare, ma devono anche istruirci ad affrontare determinate situazioni di fronte alle quali ci mette la nostra società. Le mie protagoniste, infatti, hanno una grande forza e tanto girl power. Per quanto riguarda i trope variano a seconda della storia. Ma posso dire che quelli che sicuro sono il mio marchio sono: sport romance, assolutamente calcio vista la mia passione sfegatata, mafia romance, dark romance, hate to lovers, friends to lovers, who hurt you, touch her and you die, forbidden, suspense, forced proximity. I miei romanzi saranno sempre più o meno degli autoconclusivi ma posso dirvi che c’è una trilogia già scritta che mi ha fatto perdere dieci anni di vita, due dilogie e degli spin-off. Quindi tenetevi pronti! … e perché scrivo Ci sapresti raccontare perché scrivi? Amo scrivere perché riesco a creare una dimensione tutta mia e attraverso le mie storie posso creare personaggi, luoghi, vicende. Cerco, però, di restare fedele alla realtà perché per me è importante che il lettore possa sperare di vivere quella storia d’amore. Scrivo per dare libero sfogo alle mille storie che invento nella mia testa ogni giorno. Spero che i miei lettori leggendo le mie storie possano sentirsi come a casa fra amici e che, insieme ai miei protagonisti, possano vivere quella storia d’amore come se fosse un po’ anche la loro, perché quando scrivo penso soprattutto a loro. Vorrei suscitare in loro mille emozioni, ma più di tutto invio tanti abbracci virtuali a tutti i miei, lettori sperando che un giorno possa incontrarli tutti! I miei primi passi nel mondo della scrittura Come hai iniziato a scrivere? Fin dai tempi della scuola, mi è sempre piaciuto scrivere. È a scuola, infatti, che ho scritto il mio primo racconto, un giallo. A quattordici anni ho scritto delle fan fiction sui calciatori e un anno dopo circa ho iniziato a buttare giù le prime righe di una storia che poi è diventata, anni dopo, Il Mio Cuore è da Sempre Tuo. Nato come uno sfogo su quell’amore che ancora non conoscevo, nel 2020 ha preso forma e io mi sono sentita come se scrivessi storie da una vita intera. Non so di preciso cosa mi abbia spinto a scrivere romance, ma so che è l’unico genere che scatena la mia fantasia. Forse scrivo in primis per me, per viaggiare in posti nuovi e conoscere nuovi personaggi, che ogni volta è difficile lasciar andare. E poi ovviamente scrivo per i miei lettori, affinché possano sognare anche loro e trovare un amore come quello che c’è nei miei romanzi. I progetti futuri di Alessia Cesina Quali sono i tuoi libri preferiti? In adolescenza ho amato la saga di Uno splendido disastro di Jamie McGuire, infatti il modo comico in cui hanno raccontato il film è stato una delusione. Ho amato molto anche i libri di Twilight, che leggevo insieme a mia sorella e la Trilogia delle Coincidenze di Jessica Sorensen. Però, devo confessarlo, il mio libro preferito è Quando si avvera un desiderio di Nicholas Sparks, che è il mio autore preferito perché nei suoi romanzi si tocca ogni emozione. Ed è vero che la maggior parte sono drammatici, ma nessun altro libro mi ha fatto provare simili emozioni. Forse un’autrice che si avvicina, che è diventata anche lei la mia preferita, è Colleen Hoover. Anche lei nei suoi romanzi porta una forte dose di emozioni. Ho amato la dilogia di It ends with us e il romanzo di Ugly love. Ma non leggo solo romance! Amo tantissimo anche i fantasy e i titoli che sono nella mia Top Ten

Francesca Palamara al Romance Book Party

Francesca Palamara

Francesca Palamara parteciperà al Romance Book Party di Napoli! Francesca Palamara farà parte della schiera delle scrittrici del Romance Book Party, il primo Festival del Romance del Sud Italia, che si terrà a Napoli, il 1 giugno 2025. Le abbiamo chiesto, perciò, di raccontarsi in quest’esclusiva intervista! Due chiacchiere con Francesca Palamara Ciao Francesca, raccontaci chi sei! Sono una mamma di quattro bambini, una moglie che ringrazia il cielo ogni giorno di aver incontrato il suo lieto fine. Perché quello che mi anima è un carattere da sognatrice. Il mio più grande pregio, penso sia l’empatia, il mio più grande difetto? Essere lunatica. La mia ambizione più grande è sicuramente quella di poter vivere di scrittura, riuscire a essere una scrittrice a 360°, ma senza la pretesa di essere già arrivata, perché secondo me una scrittrice non smette mai di imparare e di affilare le sue… penne. Mi piacerebbe riuscire a fare un tour per presentare il mio nuovo libro. So che sono aspirazioni grandissime, ma, l’ho già detto, sono una sognatrice! Dove prendi l’ispirazione quando scrivi? Da tutto ciò che mi sta attorno! Può essere un paesaggio, una frase sentita per caso, una coppia che vedo passare mano nella mano e la mia fantasia inizia a galoppare. Per quanto riguarda, invece, la lettura, quali sono i tuoi libri preferiti? Probabilmente la mia passione per la scrittura è proporzionalmente legata alla mia passione per la lettura, leggo da quando mia zia mi regalò il mio primo vero romanzo, Piccole donne. Avevo solo dieci anni ma le sorelle March mi hanno fatto capire che dentro di me si animava un animo da lettrice. Da quel momento ogni occasione era buona per farmi regalare un libro. Oggi mi reputo una lettrice poliedrica. Amo esplorare generi diversi, anche se la mia confort zone resta sempre il romance. Il classico che ho amato di più è senza ombra di dubbio Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Contemporary Romance e Christmas Novel Come definiresti il tuo stile? Penso che lo sto ancora ricercando, di certo scrivo ciò che mi piacerebbe leggere! Nelle mie storie non troverete mai descrizioni di ambienti o paesaggi troppo lunghe se non sono necessarie, per me il focus è sui personaggi e sui sentimenti che esprimono o che vogliono esprimere. Cosa scrivi? Scrivo principalmente contemporary romance e ho scritto un solo romantasy, Sibyl. I temi principali che trovate nelle mie storie sono amori che riescono, nonostante tutto, ad avere una rivalsa, un qualcosa per cui sperare ancora. I trope che amo particolarmente sono second chance, age gap, forced proximity e hate to love, ma ciò che amo particolarmente scrivere sono le Christmas novel, perché “ho fatto del Natale il mio stile di vita”. Ho iniziato nel 2019 a scrivere ogni anno un romanzo natalizio: ormai è come una mia personale tradizione. Un particolare tema che mi piace evidenziare nelle mie storie è la violenza sulle donne, un argomento che mi sta davvero a cuore, forse perché il primo libro che ho scritto aveva questo come tematica principale. Ora questo libro non è più online, ha avuto non pochi intoppi, ma la storia di Stella e Alex tornerà a splendere il prossimo anno… ops, spoiler! Il rapporto con la scrittura Come e quando ti sei avvicinata alla scrittura? Le mie primissime storie sono nate a ciò a circa sedici anni, quando mio padre ha portato in casa il primo pc. Si sono probabilmente perse, ma mi hanno aiutato a estrapolare la mia passione! A ventisei anni, invece, ho iniziato seriamente: durante un viaggio in macchina è nata nella mia testa la storia di Alex e Stella. A luglio hanno iniziato a prendere forma nella mia mente, a settembre sono arrivati per la prima volta su Amazon. Il mio percorso ha avuto, poi, una battuta di arresto nel 2019, a causa di una situazione che mi ha tolto ogni energia, fino a quando ho capito che dovevo prendere in mano la mia vita e farne ciò che più desideravo, senza preoccuparmi dei desideri altrui. A dicembre dello stesso anno è nato il mio primo vero romanzo natalizio, Merry Kiss Christmas. Ho capito che scrivere era la mia vocazione e da allora non ho più smesso. Riusciresti a spiegare perché scrivi? In primis per me stessa: scrivo le storie che vorrei leggere e scrivo soprattutto perché quando le mani volano sulla tastiera del pc, cercando di stare dietro ai pensieri che mi vorticano in testa, percepisco un senso di libertà. Vorrei che i miei lettori, quando si immergono in una mia storia, riescano a trovare un po’ di relax e, soprattutto, una realtà che molto spesso non riusciamo ad avere, perciò la invento io! I progetti futuri di Francesca Palamara Cosa stai scrivendo ora? In questo preciso istante sto terminando il quarto libro della mia Even series. La protagonista è Marika, la più piccola dei fratelli Even e anche la più testarda e incostante, ma amerete il suo temperamento! In questo romanzo ho voluto affrontare le incombenze della quotidianità. Non sempre i nostri progetti vanno nel verso giusto, non sempre la vita ci dona quello che vorremmo e allora dobbiamo avere un piano B per non soccombere alla società che ci sta intorno. E poi in questo romanzo affronto anche il tema della rinascita, dopo un incidente che ha reso la mia protagonista un pesce fuor d’acqua. Progetti futuri? Ne ho così tanti che non saprei da dove iniziare. Sicuramente quest’anno terminerò la Even series e chissà che proprio al Romance Book Party non troviate l’ultimo libro, quello di Jack! Ho intenzione di pubblicare nuovamente il mio paranormal romance Sibyl e sicuramente a fine anno uscirà il secondo volume autoconclusivo della serie Christmas at Stowe (il primo è uscito lo scorso dicembre!!). A questo punto, non mi resta che tornare a scrivere. Photo Credit: Francesca Palamara on Instagram

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