Annamaria Bosco al Romance Book Party

Annamaria Bosco sarà al Romance Book Party Annamaria Bosco non mancherà al Romance Book Party! Il 1 giugno 2025 l’autrice incontrerà i suoi lettori a Napoli, al primo Festival del Romance del Sud Italia! Conosciamola meglio attraverso le sue stesse parole in quest’esclusiva intervista! Due chiacchiere con Annamaria Bosco Ciao Annamaria, parlaci un po’ di te! Sono una mamma a tempo pieno, lettrice compulsiva con la passione per l’arte, digitale e non, e la grafica. Sono sempre stata introversa sin da bambina, probabilmente uno dei miei difetti peggiori. Qualcuno mi definiva asociale, perché avevo difficoltà a stringere amicizia con gli altri. Trovavo più confortevole annotare i miei pensieri su un quaderno, stile diario, piuttosto che provare a spiegare a voce quello che mi passava per la testa. Avevo una fantasia esagerata già all’epoca e la mania di annotare le frasi più belle dei libri che leggevo. Ancora oggi la scrittura resta per me l’unico vero modo di comunicare, di trasmettere sensazioni e di alleviare l’ansia di cui soffro da anni. Sono insicura di natura e non sono mai stata brava a relazionarmi con il pubblico in generale, altro difetto che ho sempre cercato di correggere. Credo di avere più difetti che pregi. Sono però paziente e ho la tendenza ad aiutare gli altri quando credo se lo meritino. I sogni e le mie esperienze personali sono la fonte principale d’ispirazione, mi lascio trascinare dalle visioni oniriche e dalle emozioni che provo trasformandole poi in storie che spero possano toccare il cuore dei lettori. Come definiresti il tuo stile? Ho uno stile introspettivo, a volte sperimentale, perché mi piace provare nuove forme narrative e di linguaggio. Attraverso la scrittura cerco di mostrare la vulnerabilità dell’animo umano, l’importanza delle piccole cose quotidiane, la crescita personale e le sfide da affrontare nella vita. Ho sempre sognato di poter scrivere un libro, almeno uno, e ci sono riuscita! Ora sogno un posticino sugli scaffali delle librerie per una delle mie storie, magari accanto a nomi conosciuti. Il rapporto con la scrittura, dal passato… Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato a scrivere seriamente forse intorno al 2010. Gestivo diverse pagine su Facebook e in una di queste iniziai a pubblicare una storia a puntate. Era divertente e liberatorio, e la gente aspettava di leggere il seguito. Mi sono poi spostata su Wattpad, dove ho presentato la prima versione completa di una storia pubblicata con uno pseudonimo. La mia insicurezza mi aveva frenato. Il lancio vero e proprio, con il mio nome reale, c’è stato nel 2018 con la Casa Editrice Les Flâneurs, che mi ha dato l’opportunità di crescere e farmi conoscere con Dentro il tuo respiro, altra storia che avevo postato su Wattpad, con un titolo diverso. Con loro ho pubblicato tre romanzi, dopo ho proseguito da self e ho sperimentato la scrittura a quattro mani con Mariarosaria Guarino: una bella sfida. … al presente Oggi perché scrivi? Scrivo non solo per comunicare, ma anche perché ho sempre avuto una fantasia sfrenata. Mi piaceva immaginare finali alternativi dei libri che leggevo. È il mio modo di dar voce alle storie che vivono dentro di me. Molte trame derivano da sogni, scene immaginate, frammenti di discorsi, qualsiasi cosa mi accenda una lampadina. La scrittura mi permette di affrontare temi che mi stanno a cuore e di comunicare esperienze, emozioni e riflessioni che spesso restano inespresse nella vita quotidiana. Attraverso i miei libri spero che i lettori trovino non solo svago, ma anche una sorta di rifugio, con personaggi che sentono come amici e temi che li portano a riflettere e a vedere il mondo con occhi nuovi. Mi auguro che arrivino le sensazioni e le emozioni legate ai personaggi e alla storia, il percorso che affrontano e le difficoltà da superare, che possono riguardare tutti noi. In ogni libro cerco sempre di mandare un messaggio, che sia esplicito o meno. Di cosa ti piace scrivere? Nei miei romanzi mi piace affrontare temi spinosi e di attualità: attacchi di panico, bullismo, abbandono. Amo costruire personaggi dalla personalità complessa, a volte con patologie psicologiche, che devono combattere sfide anche contro se stessi, e sperimentare nuovi generi. Ho la tendenza a inserire elementi autobiografici nelle mie storie, senza svelarli. Mi piace avere cura dei dettagli e cambiare spesso ambientazione e, visto che sono una fan sfegatata dei k-drama, mi sono cimentata in storie dal sapore orientale. I temi più ricorrenti nei miei romanzi sono i ricordi, la memoria, l’identità. Il genere a cui sono più affezionata è il New adult, ma amo anche il Contemporary e lo Young adult. Tra i miei trope preferiti ci sono l’hate to love, lo slow burn, grumpy vs sunshine, family problems. Annamaria Bosco: un futuro ricco di progetti Quali sono i tuoi libri preferiti? Prima di essere una scrittrice, sono una lettrice compulsiva di qualunque genere e soprattutto di romanzi d’amore. Ho iniziato a leggere da bambina, a nove anni, con Il piccolo principe che ho amato alla follia e da lì non ho più smesso. Ricordo ancora le mie estati da adolescente chiusa in camera a macinare ore di lettura, libri su libri che spesso mi prestavano e che divoravo in poco tempo. Saltavo persino la cena pur di finire. Nella mia libreria c’erano le storie di Rosamunde Pilcher, Nora Roberts, Nicholas Sparks, Danielle Steel, Dacia Maraini; ma anche diversi Harmony, i gialli di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, Edgar Allan Poe, Gabriel García Márquez e tantissimi altri autori. Nel corso degli anni poi mi sono avvicinata più al genere romance e a quegli autori che riescono a dipingere le emozioni e le relazioni umane con una certa intensità. Molti libri mi hanno colpito, forse quello che mi è rimasto nel cuore è Se solo fosse vero di Marc Levy. Anticipaci qualcosa dei tuoi prossimi progetti! Al momento ho un romanzo contemporaneo già concluso, che non ho ancora deciso se e quando lanciare in self, ambientato in un periodo storico abbastanza recente e particolare per la Francia. Sto terminando
Monique Scisci al Romance Book Party

Monique Scisci al Romance Book Party: l’intervista Monique Scisci parteciperà al Romance Book Party! L’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025, per incontrare i suoi lettori e far conoscere le sue opere! Nel frattempo, però, possiamo approfondire la sua conoscenza e quella dei suoi lavori grazie alle sue stesse parole, attraverso quest’intervista esclusiva che ha rilasciato per noi del RBP! Due chiacchiere con Monique Scisci Ciao Monique, ti va di parlarci di te! Sono una persona diretta, non so se questo sia un pregio o un difetto, ma è difficile che, se interpellata, dica qualcosa di diverso rispetto a ciò che penso e so ascoltare. Ma sono anche riservata e gelosa dei miei spazi privati. Ho iniziato a scrivere verso i trent’anni, per caso, e in un momento complesso della mia vita. Da piccola volevo fare la giornalista d’inchiesta, ma lavorando per un giornale durante il primo anno di università ho capito che la mia scrittura non si adattava al giornalismo. Mi piace romanzare, e inventare storie. Volevo essere io la regista. Quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, non pensavo che questo sarebbe diventato il mio lavoro. Ci speravo, ma ho fatto fatica a trovare la mia strada. Ho realizzato il mio sogno quando sono approdata per la prima volta in libreria grazie a Newton Compton Editori, con una serie di romanzi erotici che mi hanno aiutata a farmi conoscere dal pubblico. Da lì non ho più smesso di scrivere storie d’amore. Nel tempo, il mio stile è cambiato molto. Ho studiato tanto su me stessa, e ho intrapreso questa carriera, cercando di dare il meglio. E così, ho frequentato diversi corsi di formazione per diventare editor. Oggi ho un’agenzia tramite cui offro servizi editoriali agli autori. Gli esordi e il self publishing E come sei approdata, invece, al self publishing? Dopo l’esperienza in Newton Compton, ho deciso di sperimentare il self-publishing. Sono una persona che si stanca in fretta, e mi piace avere il controllo di quello che faccio. Ma resto una figura ibrida nel campo letterario, e questo mi permette di fare sempre nuove esperienze, e anche di imparare cose nuove. Per questo motivo ho deciso di accogliere la proposta di Narae di provare a scrivere una webnovel per la piattaforma digitale. Non so se ad oggi ho realizzato tutti i miei obiettivi, ma amo quello che faccio, e continuerò a farlo al meglio delle mie possibilità, per cercare di portare le lettrici e i lettori che mi seguono nei mondi che creo. Com’è iniziata la tua carriera da scrittrice? Ho capito tardi di voler scrivere, ed è successo in un periodo in cui avevo dovuto, mio malgrado, fare i conti con la perdita di una persona cara. La fantasia è diventato un mezzo per evadere, ma anche per ristabilire il controllo. All’inizio, era un modo per sfogare le emozioni che sentivo, oggi è il mio lavoro, quindi il mio modo di intendere la scrittura è cambiato. Pianifico ogni aspetto della stesura di un romanzo, e questo mi permette di sapere sempre a che punto sono della storia. In fondo, scrivere è l’estensione del mio essere. Non mi ci identifico, ma è ciò che so fare e cerco di farlo con professionalità. I miei romanzi e la mia scrittura Cosa scrivi? Le mie storie d’amore hanno sempre una forte componente suspence. Che siano friends to lovers o age gap, attorno ai protagonisti ruotano spesso segreti e bugie, e il tradimento è dietro l’angolo. Tra i trope che amo c’è sicuramente l’hate to love. Ma anche in questo caso, mi piace cambiare e provare cose nuove. Recentemente ho pubblicato in self-publishing una serie di romanzi autoconclusivi di genere political e legal romance, e devo dire che, benché non me lo aspettassi – visto che le trame sono piuttosto intricate -, sono stati molto apprezzati. Mi piace scavare a fondo nell’anima dei personaggi, raccontare il bene ma anche il male e lasciare che sia il lettore a decidere con chi immedesimarsi. Perché in fondo, “siamo tutti fatti di luce e ombre”, citando un passaggio di Behind. Tra le tematiche di cui amo raccontare c’è sicuramente la condizione della donna nella società, ma anche la crescita personale e il cambiamento, inteso come evoluzione verso una forma consapevole. Perché scrivi? Scrivere per me è insieme evasione e controllo, con un pizzico di tormento e sofferenza che non guastano. Quando inizio a pianificare una storia sono esaltata, perché ne governo tutti gli aspetti, e mi diverte inventare sempre nuovi scenari e dinamiche diverse. Ma nel momento in cui scrivo, soffro. Per me diventa un’ossessione, è una cosa a cui penso costantemente, e influisce sulle mie giornate, persino sul mio umore. Bramo di arrivare alla fine, ma poi quando ci arrivo, e posso finalmente riprendere fiato, mi manca, e nella mia testa iniziano a ripartire gli ingranaggi. Credo si percepisca nei miei romanzi quanto io sia fedele a questo mestiere, e spero che arrivi anche tutto l’amore che ho per la scrittura. Monique Scisci: i miei progetti per il 2025 Parliamo dell’amore per la lettura, invece: quali sono i tuoi libri preferiti? Ho iniziato ad amare la lettura grazie al Il Giardino Segreto della Burnett, mi sono appassionata a Piccole donne, poi ho avuto una virata verso la letteratura storica per proseguire con un’ossessione viscerale per il fantasy, inteso in tutte le sue accezioni, dall’epico al più attuale romantasy. Oggi leggo un po’ di tutto, dipende dal momento e dal mio stato d’animo, ma ci sono dei libri che mi hanno segnata in modo profondo: Non lasciarmi di Ishiguro, La versione di Barney di Mordecai Richler e quasi tutti i romanzi di Tiffany Reisz pubblicati in Italia. Cosa stai scrivendo attualmente? Sto lavorando a due storie contemporaneamente. Di una, in particolare, non posso ancora parlare, ma è qualcosa che in molti stanno aspettando. L’altra è un restyling di un mafia romance uscito con Newton Compton Editori e che spero di ripubblicare in tempi brevi. Diciamo che il 2025 sarà un
Diletta Marcheggiani al Romance Book Party

Diletta Marcheggiani sarà al Romance Book Party Diletta Marcheggiani prenderà parte al Romance Book Party: l’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori e far conoscere se stessa e le sue opere! Nel frattempo, però, possiamo sapere qualcosa di più su di lei grazie alle sue stesse parole, in quest’intervista esclusiva! Due chiacchiere con Diletta Marcheggiani Ciao Diletta, parlaci un po’ di te! Un mio difetto è che quando mi chiedono di presentarmi, non ne sono capace. Un pregio: sono brava a fare le polpette. Che c’entra? Ho basato l’intera campagna di marketing de La logica della vita parallela sulle polpette! Ecco, questa sono io, una che dice cose fuori luogo sempre e comunque, ma che ne ha fatto il suo punto di forza e penso si rifletta anche in quello che scrivo e leggo. I cliché mi piacciono, ma solo se vengono presi e sovvertiti, fusi con altri generi in un modo che non ti aspetti. Come definiresti i tuoi romanzi? Definisco i miei romanzi come delle “romcom che piacciono a chi non ama le romcom”, perché mi piace condirli di elementi che di solito non si trovano nelle commedie romantiche classiche, presi in prestito dalla suspense, dal mistery o dalla fantascienza. Scrivo di workplace romance, ma in una vita parallela (La logica della vita parallela), di enemies to lovers dove l’enemies è conseguenza delle Guerra Fredda (The Dreambreaker) e forced proximity in cui i protagonisti sono costretti a coabitare, ma anche a cercare il tesoro dei Templari insieme (Il metodo Redzminski). Diletta Marcheggiani: la mia scrittura Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato da bambina su delle vecchie agende che trovavo a casa, le riempivo di storie fantastiche e sconclusionate che inventavo la sera prima di addormentarmi e quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande io rispondevo sicura “la scrittrice”. Per anni, però, ho scritto tantissimi progetti che non ho mai fatto leggere a nessuno, fino a quando, in un periodo un po’ buio, non ho deciso di riprendere in mano i miei sogni. Ho partecipato a un concorso per scrittori emergenti con qualcosa che non avrei mai pensato potesse uscire dalla mia penna: un romance. All’ epoca non ne leggevo, tantomeno ne scrivevo, ma è venuto naturale. Il concorso non l’ho vinto, ma Se solo fossi tu l’ho pubblicato per davvero. Tra i miei romanzi è forse il meno letto, quello di cui parlo meno, ma è il primo e avrà sempre un posticino speciale nel mio cuore. Perché scrivi? Per la ragione più semplice possibile: perché mi piace inventare storie, creare vite, fare emozionare i personaggi e chi ne legge le storie. Adoro tessere intrighi e disseminare indizi chiedendomi chi riuscirà per prima a sbrogliarli, se il lettore o il protagonista. I miei romanzi sono perfetti per chi non cerca solo una storia d’amore, ma anche avventura, azione e mistero. Per chi vuole smentire lo stereotipo che “i romance sono tutti uguali e prevedibili”. Le influenze tra classici e moderni Parliamo della te lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Se parliamo di classici, io sono una bimba di Balzac, dei suoi personaggi imperfetti e ambiziosi, deboli e disposti a tutto per raggiungere i propri scopi; delle sue ambientazioni sfarzose e decadenti, spaccato di una società che non ha più riferimenti, né politici, né morali. E il retour des personnages, il “cameo” dei protagonisti delle altre storie della Comédie Humaine. Honoré de Balzac è il signore assoluto del morally gray e degli easter egg prima che andassero di moda. Tornando all’epoca moderna, invece, il mio autore preferito, quello di cui leggerei pure la lista della spesa, è Ken Follett. Adoro i thriller, specie quelli incentrati su misteri e società segrete, ragione per cui cerco di metterne sempre un pizzico nei miei romanzi. Questo, però, è il Romance Book Party, quindi parliamo di romance! Uno di quelli che mi hanno fatto dire “wow, vorrei averlo scritto io un libro così” è senz’altro Behind di Monique Scisci, che mi ha tenuta incollata alle pagine e trascinata in congetture fino a scoprire i segreti di Downhill House. E, per motivi molto diversi, un altro è Butcher and Blackbird di Brynne Weaver, mi ha fatto ridere, disgustare, innamorare. Anzi, questo mi ha fatto più che altro pensare “romcom e serial killer? Come ho fatto a non pensarci io prima?” E progetti futuri Cos’hai in serbo per il futuro? In cantiere ho tre progetti che non potrebbero essere più diversi tra loro: a marzo uscirà per una casa editrice uno young adult dolce e zuccheroso, ma un po’ folle. In estate, invece, arriverà il quarto volume delle The Dreambreaker Stories, che mi ha provata come nessun romanzo aveva mai fatto prima! Si tratta di qualcosa di molto lontano da quello che sono e da quello che scrivo di solito. Ha dei tropes che non sono tra i miei preferiti e per questo li ho “rivisitati” a modo mio. Non è un libro per tutti, ma per ora non posso dire molto. Il terzo progetto, infine, è la conclusione della serie, che andrà a chiudere qualche porta e… aprirne altre! Photo Credit: Diletta Marcheggiani on Instagram
Giada Fiordaliso al Romance Book Party

Giada Fiordaliso arriva al Romance Book Party! Sarà al Romance Book Party Giada Fiordaliso: l’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli il 1 giugno 2025. E cosa c’è di meglio, per conoscerla, delle sue stesse parole? Leggiamo insieme la sua intervista esclusiva. Due chiacchiere con Giada Fiordaliso Ciao Giada, parlaci un po’ di te! Sono Giada Fiordaliso, classe ’91 e vivo a Roma. Fin da bambina il mio sogno più grande in assoluto era quello di diventare una scrittrice e finora ho pubblicato più di trenta libri di generi differenti, in parte con case editrici e in parte in self: romantasy e saghe con un multiverso, romance, raccolte di racconti, di poesie, di aforismi motivazionali, saggi di critica letteraria. Scrivo con uno scopo ben preciso: motivare gli altri, diffondere ottimismo e messaggi di speranza, sottolineare quanto sia importante evitare di arrendersi, ma non solo. Secondo me si cade proprio per rialzarsi più forti di prima ed è sempre possibile rinascere dalle proprie ceneri, con la forza di volontà. Tutti questi temi, infatti, si ritrovano nelle mie opere! Sono anche una copywriter, editor e insegnante e mi piace molto studiare, infatti ho quattro lauree e ne sto conseguendo una quinta. Adoro il colore verde perché lo collego alla speranza e anche allo scopo motivazionale della mia scrittura! Sono molto ottimista e mi piace tanto aiutare gli altri, sono molto empatica e sono sempre disposta volentieri ad ascoltare i problemi di chiunque e a confortare come posso! Un altro mio pregio è la sincerità: sono dolce e gentile ma anche molto schietta. Non chiedo mai aiuto e faccio sempre tutto da sola! A volte sono troppo rancorosa, troppo testarda! Ogni tanto anche troppo severa con me stessa! E non mi fermo mai, amo sentirmi impegnata e piena di obiettivi da raggiungere, e raramente mi concedo pause! I romanzi e la scrittura Di cosa parlano i tuoi romanzi? In tutti i miei libri, indipendentemente dai generi, il mio messaggio è sempre uno: “Non arrenderti!”. Miro, infatti, a fornire sempre spinte cariche di speranza e ottimismo, con ogni storia, ogni racconto, ogni frase. Per i miei romantasy, poi, ho inventato un multiverso: i personaggi passano da un mondo all’altro conoscendosi e le storie formano un intreccio molto intricato ma, allo stesso tempo, le trame si capiscono anche senza leggere per forza tutti i volumi o senza obbligatoriamente seguire un ordine di lettura preciso. Come e quando ti sei avvicinata alla scrittura? Quando avevo 5 anni chiesi a mamma di insegnarmi a scrivere il mio nome e cognome perché ero convinta di dover partire da quello per riuscire a scrivere le storie che inventavo! Da piccolina, infatti, ero io a raccontare a mia madre le favole, perché mi piaceva idearne tantissime! A 12 anni, poi, ho scritto il mio primo romanzo, Era un sogno – intitolato così perché mi ero detta: “Un giorno lo pubblicherò e dirò che questo era un sogno!” e, intorno ai 13-14 anni, i due sequel. Nel 2021 il libro fu pubblicato da una casa editrice, così come anche gli altri! La mia vera libertà, però, inizia con Damn, il dannato, volume a cui tengo tantissimo perché ha rappresentato un salto molto positivo, per me: avevo paura di staccarmi dalle CE ma sentivo di doverlo fare. Perciò ho pubblicato nel 2024 questo libro in self e da quel momento sono letteralmente rinata! Ringrazierò sempre, ovviamente, le CE e non escludo, un giorno, forse, di tornare a pubblicare con una di loro ma per ora vorrei godermi ancora le pubblicazioni in self! I progetti futuri di Giada Fiordaliso Oggi perché scrivi? Scrivo per motivare gli altri, per diffondere questo messaggio: “Non arrenderti!”. Miro anche a far capire che, secondo me, è sempre possibile trovare soluzioni ai propri problemi ma, soprattutto, si può rinascere dopo qualsiasi dolore. In più, per me, le sofferenze servono per fortificarci anche se, ovviamente, non sono facili da gestire! Si cade per rialzarsi sempre più forti di prima. Tutti questi temi sono sempre presenti in ogni mia opera! Se parliamo di libri, quali sono i tuoi preferiti? Amo tutti i libri di Licia Troisi con tutto il cuore, fin da bambina! Quali progetti hai in serbo per il futuro? Ho davvero tantissimi progetti futuri e alcuni li ho già annunciati mentre altri saranno “a sorpresa”! Sicuramente continuerò le saghe romantasy che fanno parte del mio multiverso, ma non solo! Photo Credit: Giada Fiordaliso on Instagram
Elisa Maiorano Driussi al Romance Book Party

Elisa Maiorano Driussi al Romance Book Party: ecco la nostra intervista esclusiva Il Romance Book Party si arricchisce anche della presenza di Elisa Maiorano Driussi: l’autrice della serie Influencer per amore sarà a Napoli il 1 giugno 2025 per incontrare i suoi lettori. Nell’attesa che il grande giorno arrivi, abbiamo chiesto ad Elisa di raccontarsi e lei lo ha fatto a cuore aperto! Due chiacchiere con Elisa Maiorano Driussi Ciao Elisa, raccontaci chi sei! Sono un’autrice che ama raccontare storie capaci di emozionare, divertire e ispirare. La scrittura è il filo conduttore della mia vita, una passione che mi accompagna fin da adolescente. Ho sempre trovato nella narrativa un rifugio e un mezzo per esplorare il mondo, i sentimenti e le relazioni umane. I miei pregi? Direi la determinazione e la creatività. Quando mi metto in testa un progetto, non mollo finché non lo vedo realizzato. Mi piace sperimentare con i generi, raccontare l’amore nelle sue molteplici forme e scrivere personaggi che siano autentici e sfaccettati. Tuttavia, sono anche una persona che si perde facilmente nei dettagli. È uno dei miei difetti: sono una perfezionista, e questo a volte mi porta a impiegare più tempo del necessario per concludere un lavoro. Quali sono i tuoi sogni? Alcuni li ho già realizzati: pubblicare romanzi che toccano il cuore delle persone, come Per sempre nell’anima o la saga Guerriera dal Cuore di Diamante. Una delle mie più grandi aspirazioni, ancora di più che vedere uno dei miei romanzi sul grande schermo, è quella di essere in libreria, in tutto il mondo, con storie che ispirino e guariscano le ferite delle persone. Il tema della crescita personale Cosa scrivi? Scrivo storie che parlano d’amore, di crescita personale e di rinascita, intrecciando emozioni universali con personaggi autentici e vibranti. I generi che esploro maggiormente sono il romance contemporaneo e il chick lit, ma amo anche immergermi nel romantasy, dove i legami sentimentali si intrecciano con avventure epiche e mondi immaginari. Nelle mie opere, mi piace esplorare trope come l’enemies to lovers, il friends to lovers, o le storie di second chance, che trovo particolarmente emozionanti perché raccontano la forza dell’amore che supera le difficoltà e i fallimenti. A volte, lascio spazio anche a colpi di scena e situazioni comiche, tipiche delle commedie romantiche, che donano leggerezza senza sacrificare la profondità emotiva. Un tema a cui tengo molto è la crescita personale: i miei personaggi affrontano spesso un percorso interiore che li porta a scoprire il loro valore, affrontare le proprie paure e abbracciare l’amore in tutte le sue forme. Cerco anche di promuovere inclusività e diversità, creando storie che possano rappresentare realtà diverse e far sentire ogni lettore accolto. Credo fermamente che i libri abbiano il potere di farci sognare, riflettere e vedere il mondo con occhi nuovi. Ogni mia storia nasce con l’intento di regalare un sorriso, una lacrima o una scintilla di speranza a chi legge. La scrittura: una passione nata per caso Come ti sei avvicinata alla scrittura? La mia passione per la scrittura è nata quasi per caso, ma è cresciuta con forza. Da bambina, amavo inventare storie e fantasticare su mondi e personaggi, ma è stato durante l’adolescenza che ho capito che la scrittura era molto più di un passatempo. A soli sedici anni ho pubblicato il mio primo romanzo, Per sempre nell’anima, un’esperienza che mi ha dato il coraggio di credere nei miei sogni e nelle mie capacità. Dopo quel primo successo, ho continuato a scrivere. Tuttavia, la strada non è stata priva di sfide. Ho affrontato pause creative e momenti di dubbio, soprattutto quando ho deciso di dedicarmi agli studi in comunicazione e mass media. Ma questa pausa è stata preziosa: mi ha permesso di crescere, ampliare i miei orizzonti e tornare alla scrittura con una visione più matura e consapevole. Il vero punto di svolta è stato il lancio della saga Guerriera dal Cuore di Diamante, un progetto che ha richiesto impegno, ma che mi ha fatto riscoprire quanto fosse appagante dare vita a storie che unissero emozione e avventura. Da lì, ho continuato a scrivere e sperimentare, dando vita alla serie Influencer per Amore Stories, dove ho mescolato la narrativa contemporanea con il mondo dei social media e delle relazioni moderne. Il percorso di pubblicazione non è mai stato facile, ma ogni ostacolo superato mi ha resa più forte. Elisa Maiorano Driussi: ecco perché scrivo! Cosa ti ispira a scrivere? Le persone e le loro storie. Ogni incontro, emozione o esperienza può diventare spunto per un racconto. Mi ispira la vita quotidiana, ma anche i sogni e le speranze che ci portiamo dentro. Scrivo per dare voce a chi non ce l’ha, per esplorare tematiche universali come l’amore, l’amicizia, il coraggio e la resilienza. Scrivo perché è il modo più autentico che conosco per esprimere me stessa e connettermi con gli altri. Scrivere mi permette di esplorare il mondo, di comprenderlo e, a volte, di ricrearlo a modo mio. È il mio rifugio, ma anche la mia finestra aperta sul cuore degli altri. Scrivo per raccontare storie che possano far sognare, emozionare e riflettere. Voglio che i lettori, immergendosi nei miei libri, trovino una parte di sé nei personaggi e nelle situazioni. Mi piace pensare che le mie storie possano offrire un momento di conforto o ispirazione, una pausa dalla quotidianità, o anche semplicemente un sorriso inaspettato. Attraverso la scrittura, cerco di esplorare temi universali come l’amore, la resilienza, la crescita personale e l’importanza di credere in se stessi. Scrivere per me è anche un modo per celebrare la bellezza e la complessità della vita, con tutte le sue luci e ombre. I progetti futuri Parliamo della te lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? I libri che amo di più non sono solo quelli che mi hanno toccato il cuore, ma anche quelli che hanno influenzato la mia scrittura, cambiato il mio modo di vedere il mondo e, in un certo senso, mi hanno aiutata a guarire. E sono davvero moltissimi! Negli ultimi
Ju Maybe al Romance Book Party

Ju Maybe parteciperà al Romance Book Party di Napoli Il Romance Book Party di Napoli si arricchirà anche della presenza di Ju Maybe! Il 1 giugno 2025, infatti, la scrittrice sarà al primo Festival Internazionale del Romance del Sud Italia. Femminista, antispecista, vegana e attivista del movimento LGBTQIAPK+, la Maybe è una scrittrice palermitana, trapiantata nelle Marche. Proprio nelle campagne marchigiane, infatti, la scrittrice, illustratrice e artista, alleva Pastori Scozzesi ed è attratta da tutto ciò che è anticonvezionale. Nel 2023 Mondadori ha deciso di inserirla nel suo catalogo di scrittori Oscar Vault e di pubblicare MM84 – Resilienza, un romanzo distopico, ambientato nel 2082, che racconta le conseguenze disastrose di un processo di civilizzazione mal riuscito. Romance Book Party a Napoli: chi ci sarà Nome: Ju Maybe Nazionalità: Italiana Genere: Contemporary Romance Casa Editrice: Mondadori I libri da non perdere: MM84 – Resilienza Ultimo libro pubblicato: MM84 – Resilienza Curiosità: Autrice di moltissimi romanzi, quest’autrice ha ricevuto anche molti riconoscimenti! Su Wattpad, la piattaforma di lettura sociale che continua a lanciare numerose autrici, la Maybe ha vinto il Wattys per ben due anni di fila: nel 2021 e nel 2022, con due storie diverse!
Claire Dee al Romance Book Party

Claire Dee sarà a Napoli per il Romance Book Party Claire Dee parteciperà al Romance Book Party di Napoli, il primo Festival Internazionale del Romance del Sud Italia, che avrà luogo il 1 giugno 2025. Nata su Wattpad, la scrittrice, al secolo Carola, ha raccontato di aver scelto uno pseudonimo per la paura di essere giudicata. La paura è andata via e, anzi, lei ha apprezzato col tempo la possibilità di interfacciarsi con i lettori e le loro opinioni, anche attraverso i social, ma lo pseudonimo è rimasto. Claire ha pubblicato il suo primo romanzo con Sperling & Kupfer a novembre 2024. Beyond The Surface è un romance che l’autrice descrive utilizzando tre tropes: enemies to lovers, forced proximity e bodyguard x princess. Romance Book Party a Napoli: chi ci sarà Nome: Claire Dee Nazionalità: Italiana Genere: Contemporary Romance Casa Editrice: Sperling & Kupfer I libri da non perdere: Beyond The Surface Ultimo libro pubblicato: Beyond The Surface Curiosità: Come molte sue colleghe, la Dee ha deciso di continuare a pubblicare su Wattpad, la piattaforma di lettura sociale che l’ha lanciata! Il catalogo di libri della giovane scrittrice è ricco! Ci sono la Loneliness Series, composta finora da due volumi, e Holy Sin, il primo volume della Musketeers Serie. Ma non solo! In corso d’opera, infatti, c’è Damnoria, un dark romance che, come ha tenuto a precisare la stessa autrice, sarà ancora più dark dei precedenti!
Laura Vinaccia al Romance Book Party

Laura Vinaccia sarà al Romance Book Party di Napoli: l’intervista Laura Vinaccia va ad aggiungersi alle autrici che animeranno il Romance Book Party! L’autrice sarà a Napoli, il 1 giugno 2025 per incontrare i lettori dei suoi romanzi! Nel frattempo conosciamola meglio attraverso quest’intervista esclusiva che ci ha rilasciato! Due chiacchiere con Laura Vinaccia Ciao Laura, raccontaci qualcosa di te! Sono un’eterna romantica ma, nonostante ciò, riesco a mantenere i piedi per terra. Sono testarda, ostinata, se voglio qualcosa non mi fermo finché non la raggiungo. Mi impegno tantissimo e sono molto, molto pignola in tutto ciò che faccio. Prima di essere una scrittrice sono una cantante, quindi l’arte ha sempre fatto parte di me sin da bambina. Mi piacerebbe far leggere le mie storie a quante più persone possibili, affinché possano identificarsi in qualche modo con i personaggi e possano entrare in empatia con loro. Cosa ti piace scrivere? Mi piace scrivere di amori e mondi infiniti. I miei romanzi sono tutti contemporanei, è ricorrente il trope love triangle ma mi diverto tantissimo a scrivere hate to love. Personalmente adoro lo Young adult ma al momento è presente solo all’interno di un romanzo. Mi piace tantissimo quando la protagonista ha una crescita personale, che sia il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo, o ancora una realizzazione lavorativa. Nelle mie storie mi piace raccontare di storie contemporanee, di persone vicine a noi, in modo tale da far immergere il lettore completamente in quello che sta leggendo. Mi piace portare all’interno delle mie storie tematiche importanti, quali la violenza sulle donne, il bullismo, il body positive perché il mondo non è tutto rosa, ma pu diventarlo se ci impegniamo tutti. La scrittura per Laura Vinaccia Come e quando hai iniziato a scrivere? Sin dai tempi del liceo ho sempre scritto. Tutti avevano paura del compito in classe d’italiano, invece era il mio momento preferito della scuola. A quindici anni ho cominciato a scrivere le mie prime storie e a dire a tutti che da grande avrei fatto la scrittrice. Ovviamente qualche anno fa era un po’ diverso e più difficile poter pubblicare un romanzo quindi è rimasta solo una passione, cartelle sul pc che stavano lì ad occupare memoria. Nel 2020 sono uscita da un blocco del lettore assurdo, ho ripreso a leggere in modo compulsivo e mi sono detta “e se scrivessi io una storia che mi piace?“. Così è nato il mio primo romanzo, solo che avevo paura di cosa potesse pensare la gente di me, dato che vivo in un paese piccolo. Con il sostegno giusto, di amici e familiari, ho deciso di buttarmi e così, nonostante in paese il mio libro non l’abbia letto nessuno, ho cominciato a scrivere pagine su pagine e ho conosciuto persone meravigliose e un mondo nuovo che mi ha fatto sentire davvero a casa. Perché scrivi? Scrivo perché ne ho bisogno. Spesso non riesco a trovare libri che mi appassionino a tal punto o che riescano a farmi entrare nella narrazione, quindi cerco di scrivere ci che mi piacerebbe leggere, almeno l’idea è quella. Tuttavia capita che i miei personaggi prendano il sopravvento e che mi portino in tutt’altra direzione. Come dico sempre, sono dotati di vita propria. Spero che le persone leggendo le mie storie possano un tantino rispecchiarsi e ritrovare una piccola parte di sé. I progetti futuri Da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Ho sempre letto tantissimo e, avendo frequentato il liceo classico, ho letto una marea di testi di letteratura italiana e straniera di grandi autori di tempi passati. Il mio libro preferito è da sempre Piccole donne. L’ho letto da bambina, in adolescenza ed anche in età adulta e credo che sia un capolavoro come pochi. Il Romance è da sempre il mio genere preferito, ma se devo citare un’autrice che mi piace, direi Felicia Kingsley. Tra i suoi romanzi, i miei preferiti sono Stronze si nasce e Non è un paese per single. Nell’ultimo periodo, invece, ho una predilezione per Hazel Riley, adoro i suoi libri e in particolare l’idea del romanzo. Geniale. Quali sono i tuoi progetti futuri? Al momento ho tre libri pubblicati. Il mio primo romanzo, Un Salto nel Vuoto, che ho ritirato dal commercio e ripubblicato a ottobre con una nuova cover, per dargli la visibilità che meritava. Quando Verrà il Nostro Tempo è stato pubblicato nel 2023 edito Blueberry Edizioni. Andrà Tutto Bene è stato pubblicato ad aprile 2024 e devo dire che è stato la mia sfida più grande, in quanto è ambientato in periodo Covid e non è stato semplice scriverlo ma nemmeno farlo leggere. Il ticchettio dei tasti non si ferma mai, quindi di sicuro nuove storie e nuovi amori aspettano di essere letti. Sicuramente al Romance Book Party torneranno dei “vecchi amori” chi mi segue può capire, ma al momento non posso rivelare di più. Photo Credit: Laura Vinaccia on Instagram
Teresa D.G. al Romance Book Party

Teresa D.G. parteciperà al Romance Book Party! Ci sarà anche Teresa D.G. al Romance Book Party: l’autrice parteciperà al primo Festival del Romance del Sud Italia che si terrà a Napoli, il 1 giugno 2025. Conosciamola meglio attraverso quest’intervista a cuore aperto che ci ha rilasciato in esclusiva. Due chiacchiere con Teresa D.G. Ciao Teresa, parlaci un po’ di te! Sono una donna che vive di emozioni. Ho sempre amato leggere, entrare in un mondo non mio tanto da diventarne parte. Dalla lettura è nata la mia passione per la scrittura. Penso che scrivere un romanzo faccia emergere sia i nostri pregi sia i nostri difetti. Nel mio caso so di essere permalosa, e tante, troppe volte la paura di deludere i miei lettori accentua una sorta di bassa autostima che mi porta a dubitare del mio lavoro. Ma sono anche curiosa e propositiva. Amo scambiare pareri con chi mi legge, faccio miei i consigli che mi vengono dati e provo sempre a migliorarmi. Sono grata dell’affetto, della stima e del seguito che i lettori mi hanno dimostrato in questi cinque anni di pubblicazioni, ma c’è ancora un sogno nel cassetto che spero si realizzi quanto prima: entrare in una libreria e vedere un mio romanzo esposto su uno scaffale. Sarebbe il coronamento di tante fatiche e lunghe notti insonni. I suoi romanzi Cosa scrivi? Amo il romance in tutte le sue sfumature, ma in questi anni mi sono cimentata solo in alcuni generi: contemporary romance, new adult e young adult. Nelle mie undici pubblicazioni ho esplorato tanti tropes e sottogeneri: lo sport romance, l’hate to love, l’enemies to lovers, college romance, spicy, reverse age gap, grumpy/sunshine, forbidden e tanti altri. I miei preferiti sono: hate to love e reverse age gap. Cosa troviamo nei tuoi romanzi quindi? Amo scrivere, e sono una di quelle persone che pensano che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Io, per esempio, credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia che merita di essere raccontata. Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana; una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la mia fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. La veridicità dei fatti e il portare a galla tutti i sentimenti, positivi o negativi, sono fondamentali per me. I miei personaggi devono essere compresi, nel bene e nel male, a 360°. Il rapporto con la scrittura Come hai iniziato a scrivere? Ho iniziato a scrivere dieci anni fa su un quaderno ad anelli. I personaggi erano nella mia testa notte e giorno; chiedevano di essere raccontati. Cinque anni più tardi mi sono fatta coraggio e ho spedito il manoscritto a una piccola casa editrice digitale. Non pensavo potessero accettarlo, invece mi hanno proposto un contratto di pubblicazione. Quindi ho deciso di scriverne altri, fino a quando la scrittura è diventata parte di me. Dopo tre pubblicazioni, ho deciso di fare un salto nel buio: il Self Publishing, una sfida stimolante, ma difficile. Volevo che i miei lettori avessero tra le mani un ottimo prodotto, quindi mi sono costruita una squadra che mi aiutasse: editor, correttrice di bozze, impaginatrice e grafica. Avere il controllo di ogni fase della pubblicazione è meraviglioso, ma allo stesso tempo stressante perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. In Self ho pubblicato otto romanzi: due da sola e sei a quattro mani con Lorena Nigro. Perché scrivi? È difficile trovare le parole giuste per spiegarlo. La scrittura, per me, è tutta una questione di istinto e bisogno. Devo creare mondi, luoghi e persone immaginarie. È come se avessi il dovere di raccontare l’evolversi di una storia; i problemi, le gioie e i traumi. Tutto ciò che genera un’emozione, perché le emozioni sono proprio quello che desidero i lettori trovino nei miei romanzi. Amo scrivere, e penso che una storia, nel bene e nel male, debba sempre insegnare qualcosa. Credo nella crescita personale dei protagonisti quindi, durante la stesura, mi focalizzo molto sulle scelte e sul cambiamento. Le trame, principale e secondarie, gli intrecci, la veridicità e i background sono importantissimi per delineare una storia. Per i miei romanzi prendo ispirazione dalla vita quotidiana: una notizia in tv, un video o un’immagine su Instagram. Poi la fantasia fa il resto. Provo a regalare emozioni e scrivo ciò che mi piacerebbe leggere. Teresa D.G.: i miei progetti futuri Parliamo del tuo lato da lettrice: quali sono i tuoi libri preferiti? Quando si parla del romance, sono una lettrice onnivora. Leggo di tutto, dal dark romance allo sport, dal romance storico allo young adult, dall’office romance al romantasy. Si evince anche dalle mie preferenze in fatto di autrici: Jennifer Armentrout, Penelope Douglas, la Colleen Hoover delle prime pubblicazioni ed Elle Kennedy. Il romance che più mi ha colpito è Ugly Love della Hoover: ho pianto, riso e mi sono disperata per anni. È il mio Best Book, quello che continuo a leggere e rileggere, senza mai stancarmi. Mentre il mio comfort book è Non Cercarmi Più di Emma Chase. Non posso farci niente, Drew mi farà sempre morire dalle risate. A cosa stai lavorando adesso? Ho da poco pubblicato il mio dodicesimo romanzo: un contemporary romance intitolato Fear of Loving, che include due tropes di cui non ho mai scritto prima. Inoltre, sto lavorando a un piccolo progetto top secret con la mia partner in crime, Lorena Nigro, e la mia mente è già al lavoro per iniziare a scrivere una nuova storia. Photo Credit: Teresa D.G. on Instagram
Emma Black al Romance Book Party

Emma Black sarà al Romance Book Party di Napoli Il Romance Book Party si arricchirà anche della presenza di Emma Black! L’eclettica scrittrice sarà a Napoli il 1 giugno per farsi conoscere e far conoscere le sue opere e incontrare i lettori! Intanto potete leggere le sue parole in quest’esclusiva intervista che ci ha rilasciato! Due chiacchiere con Emma Black Ciao Emma, come ti descriveresti? Definire se stessi è molto difficile. A volte, ci vuole una vita intera per capirsi. Quello che so con certezza di me è che sono una figlia, una madre, una moglie, un’amica. Da alcuni anni, sono anche un’autrice. Eppure, nessuno di questi ruoli mi incatena a un’unica definizione. Amo poche cose: la mia famiglia, il mio cane, le passeggiate in foresta e viaggiare. In generale, apprezzo tutto ciò che è intimo e discreto. Eppure… Adoro anche far festa! Sono molto socievole, entusiasta, allegra e non ho alcun problema a fare amicizia anche nelle condizioni più disparate. Non so chi sarò o cosa diventerò un giorno, ma so che ci arriverò con consapevolezza e umiltà. Come ti sei avvicinata alla scrittura? Ho iniziato a raccontare storie quando ero ancora una poppante e mia madre, per farmi stare calma, mi metteva in mano carta e penna. True story. Ho imparato a leggere e scrivere a quattro anni e da allora non mi sono mai fermata. Adoravo e adoro leggere, l’ho sempre fatto, non solo per evadere dalla realtà ma per una sete di conoscenza che non si estingue mai. Adoravo scrivere e sognavo di farlo in modo professionale, solo che prima avevo il tempo ma mi mancava l’esperienza di vita. Poi avevo l’esperienza ma mi mancava il tempo. C’è voluta la giusta congiunzione astrale (e una spintarella da parte di un’amica) per darmi una reale possibilità. Da allora, era il 2016, non mi sono mai fermata. Emma Black: non solo romance Cosa scrivi? Ho iniziato con il paranormal romance per un puro caso. Avevo fatto un sogno strano e, nel cercare di comprenderlo, mi sono resa conto che uno dei due protagonisti era un vampiro. Ne è venuta fuori un’intera serie, la Legio X, con cui sono cresciuta sia come persona, che come autrice. La Legio X mi ha dato la possibilità di esplorare diversi tipi di relazione e di arricchire il mio lessico, oltre che il mio stile. Soprattutto, mi ha fatto conoscere a un pubblico vasto e vario, che mi ha seguita in ogni mia nuova avventura editoriale. Tuttavia, è passando al romance che ho trovato una dimensione più adatta a me. Le diverse storie che ho scritto mi hanno dato la possibilità di parlare dell’amore in molte delle sue sfumature: dal rosa al rosso, dalle relazioni intime a quelle familiari. Un campo vasto e mai noioso, che mi consente di tirare fuori a seconda delle circostanze alcuni tratti della mia stessa personalità. Dunque, l’ingenuità, la forza di volontà, la passione, persino la caparbietà di molti dei miei personaggi sono a volte i miei tratti caratteriali. Riguardo allo stile, mi impegno per migliorarlo di volta in volta. Come? Leggendo, spaziando tra vari autori, sperimentando e restando sempre “affamata” di novità. I miei trope preferiti, invece, sono hate to love, second chance, emotional scars e tanti altri. Non mi pongo mai limiti. Ci hai detto che sei da sempre una grande lettrice, quali sono i tuoi libri preferiti? Adoro Orgoglio e Pregiudizio, ma preferisco Persuasione, entrambi di Jane Austen. Sbavo per i thriller nordici, infatti il mio sogno è incontrare Ragnar Jonasson, autore della Trilogia di Hulda, un capolavoro!. Leggo comunque romance, paranormal, gialli e thriller, commedie romantiche. I progetti per il futuro Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sto per pubblicare un paranormal romance, che fa da ponte tra la Legio X e la serie successiva. Ho già numerosi romance avviati: per esempio, il terzo della mia serie Bluebonnet e il terzo della serie Love Steps. Poi una dilogia new adult, una commedia romantica e talmente tanti altri progetti che la mia scrivania è invasa da blocchi per appunti, diari, fogli sparsi e note di ogni tipo! Mi piacerebbe moltissimo scrivere un thriller, ma non è ancora il momento giusto. Però forse chissà, tra qualche tempo vi darò notizie in merito… Photo Credit: Emma Black on Instagram